Fiorucci torna a Milano

Fiorucci torna a presentare le sue collezioni a Milano. Lo storico brand creato da Elio Fiorucci nel 1967 sarà a Milano il 21 settembre in occasione della fashion week. La novità fa seguito all’acquisizione del capitale da parte dell'imprenditrice svizzera Dona Bertarelli. Tra le novità anche la nomina di Francesca Murri alla direzione creativa. Alla stilista, nel cui curriculum figurano esperienze da Gucci e Ferragamo, il compito di reinterpretare il Dna dell'etichetta rispettando l’eredità del fondatore.

Elio Fiorucci, scomparso nel 2015 a 80 anni, era una delle figure più presenti e interessanti sulla scena della moda milanese. A lui va il merito di aver rivoluzionato la moda alla fine negli anni ’60 democratizzandola e di aver inventato il primo concept store milanese, aperto in Galleria Passarella nel 1967: una finestra sul mondo con le novità di Carnaby street, le hit parade londinesi e quelle statunitensi.

Il negozio fu venduto nel 2003 al gruppo svedese H&M. Allora Elio Fiorucci creò un nuovo progetto, “Love Therapy” , proponendo nuovi piccoli pezzi d'abbigliamento, nuovi jeans, nuove t-shirt, abiti e accessori capaci di dare divertimento e allegria. Fiorucci adottò per questo nuovo marchio due nanetti. Tornando agli anni 1970, va detto che lo stilista "inventò" gli abiti di moda per il tempo libero, e fece del denim una passione contagiosa, tant'è che quasi ogni italiano ha nell'armadio almeno un capo in jeans a marchio Fiorucci. Inoltre, nel 1983, il film “Flashdance” lanciò la moda-palestra; Fiorucci fu tra i primi a mettere in vendita body, scalda-muscoli, fasce antisudore e leggings.

Sempre negli anni '70 aprirono i primi negozi Fiorucci anche a Londra e a New York e lo stilista ben presto divenne amico e ispiratore di star del calibro di Andy Warhol e Grace Jones. Nel 1976 aprì il Fiorucci store di New York, sulla 59esima strada, disegnato da Ettore Sottsass, Andrea Branzi e Franco Marabelli e subito divenne un luogo cult e di incontro tra i maggiori esponenti delle comunità intellettuali newyorchesi. Warhol scelse la vetrina del negozio per il lancio del suo rivoluzionario giornale “Interview”.