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Friendz spiega come i brand devono muoversi sui social media

Scritto da Isabella Naef

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Moda|INTERVISTA

Aumentare il numero di follower, generare contenuti autentici e credibili, accrescere la brand awareness, ottenere traffico nei negozi fisici, spingere l'ecommerce. Sono solamente alcuni degli obiettivi dei marchi della moda nel 2019 ma, spesso, non è facile capire come arrivarci. FashionUnited ha chiesto come si fa a impostare una strategia social corretta ed efficace a Elia Blei, general manager di Friendz, una community social di persone comuni che raccontano i brand. Tra i clienti della moda, figurano marchi come Lovable, Blauer Usa Eyewear, Salmoiraghi e Viganò, Original Marines. La società è stata fondata nel 2015 e oggi conta collaborazioni con oltre 200 brand multinazionali e un team di oltre 50 dipendenti, distribuito tra gli uffici di Chiasso, Milano, Madrid e Roma.

Che cosa fate per i marchi della moda?

Abbiamo una community di 270.000 persone comuni in Italia e 50.000 in Spagna che coinvolgiamo in numerose attività online tramite la nostra App accorciando così le distanze tra le persone e i loro brand preferiti. Le persone, che non sono nè vip, nè influencer, nè blogger, ma persone comuni, attraverso un brief che noi diamo loro, creano contenuti dando libero sfogo alla loro creatività e aumentando l'ingaggio e il senso di appartenenza del marchio.

Ma in che modo le aziende della moda ne beneficiano?

Diamo alle aziende un nuovo, e fino a oggi inaccessibile, canale di marketing: i profili social privati delle persone, con una media di 1000 amici ciascuno, seguite dalle persone che conoscono realmente. Alla base di Friendz c’è l’idea di portare il “passaparola” dall’offline all’online. La vera innovazione consiste nell’aver offerto ai brand migliaia di voci che potessero diffondere i loro messaggi di comunicazione in maniera più spontanea, genuina e credibile, proprio perché creati e condivisi dalle persone stesse con il loro pubblico di amici e conoscenti. Come ho anticipato, l’attività principale che Friendz fa svolgere ai suoi utenti è la produzione di contenuti fotografici, che prendono il nome di user generated content, su richiesta delle aziende, dando in cambio crediti spendibili nei principali ecommerce. La vera forza dei contenuti così generati non risiede solo nella produzione del contenuto, ma soprattutto nella sua successiva pubblicazione sui profili Facebook e Instagram degli utenti, permettendo così di raggiungere milioni di persone.

Di che contenuti si tratta?

Non solo fotografie, ma anche Instagram Storie, Boomerang, Rewind e brevi video che, una volta creati, vengono validati dagli approvatori Friendz per garantire la brand safety. Stiamo anche ampliando e diversificando la quantità e la tipologia di servizi che spaziano dalle ricerche di mercato ai contest, dai drive to store ai quiz in tempo reale, fino ad azioni social per amplificare la copertura dei post istituzionali delle aziende o le loro fanbase. L’esercito social di Friendz è formato da persone tra i 18 e i 55 anni, rappresentative della popolazione Italiana connessa a Internet. La community compie mensilmente 9.742.000 interazioni, 1.000.000 azioni social e risponde a 1.350.000 survey answer.

Può fare un esempio di una di queste attività?

Blauer Usa Eyewear, per esempio, ci ha chiesto di portare sui social il vero american style. Abbiamo quindi coinvolto la community in un’attività social Facebook e Instagram, facendo scattare agli utenti delle fotografie che raccontassero tutto lo stile degli Stati Uniti d’America. Gli utenti hanno ritratto il mood dello streetwear americano, scattandosi delle fotografie curando il proprio abbigliamento e scegliendo lo sfondo urbano perfetto per i loro scatti: migliaia di camicie di flanella a quadri e muri pieni di graffiti hanno popolato l’hashtag congliocchidiblauer. Per questo progetto abbiamo utilizzato il nostro prodotto di punta: le Ugc, ovvero dei contenuti creativi e genuini prodotti direttamente dai nostri utenti in target, seguendo un brief e delle regole prestabilite che trovano all’interno della nostra app. L’obiettivo di questo prodotto non si esaurisce esclusivamente nella creazione del contenuto ma nella successiva pubblicazione dello stesso sul profilo privato dell’utente, che permette così di raggiungere con il messaggio gli amici che lo seguono. La pubblicazione sul profilo personale social dell’utente avviene subito dopo la moderazione.

Ma quanto costa attivare questo genere di attività ?

Dipende, diciamo che per una mini campagna digitale si possono spendere 10, 20 o 30mila euro, poi esistono accordi annuali del valore di 200-300mila euro.

A che punto sono i marchi del lusso e della moda quando parliamo di strategie social ?

A parte qualche caso, posso dire che il mondo del lusso non è un potenziale settore per noi perchè è estremamente arretrato da questo punto di vista e sta ancora pianificando la pubblicità su stampa. Il settore della moda in genere, invece, segmento su cui abbiamo sviluppato dei format, è più avanzato.

Ma qual è il segreto, se esiste, per realizzare una strategia digital vincente?

Il brand che ha successo è quello che rende protagonista il conusmatore. In questo modo il cliente diventa ambassador del marchio. L'ideale è creare un senso di appartenenza con il marchio. Ci sono etichette importanti che sono riuscite a creare un messaggio con gli utenti, che sanno stimolarli in maniera creativa. Gucci, per esempio, ha saputo democratizzare la moda, proponendo ai target più giovani dei rapper.

Foto: Il team di Friendz, Elia Blei, dall'ufficio stampa Blei
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