Gli impatti positivi della certificazione Fsc su foreste e mercato
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Una recente ricerca rafforza le conclusioni di studi precedenti, e fornisce spunti per adattare gli approcci su base regionale al fine di aumentare l’area di foresta gestita secondo criteri di sostenibilità.
Condotta dai ricercatori Inoussa Boubacar e Yaya Sissoko, "Sustainable forest management through certification and wood products trade: Analyzing the role of the Fsc across diverse economic and climatic contexts", focalizza l’analisi sul ruolo della certificazione Fsc, acronimo di Forest stewardship council (Fsc) Italia nella promozione della gestione responsabile delle foreste, e nella mitigazione della deforestazione in contesti economici e climatici diversi.
I risultati indicano che i Paesi in cui si è diffusa maggiormente la certificazione Fsc hanno visto una riduzione della deforestazione
Utilizzando un approccio econometrico avanzato, basato su modelli e stime su 70 Paesi nel periodo compreso tra il 2000 al 2021, i ricercatori hanno esaminato le informazioni sulla copertura forestale come misura dell'impatto della certificazione Fsc. I risultati indicano che i Paesi in cui si è diffusa maggiormente la certificazione Fsc hanno visto una riduzione della deforestazione netta o, in alcuni casi, un’espansione delle aree forestali. "Questo impatto positivo è più evidente nei Paesi classificati a reddito medio-basso, dove spesso la governance forestale è più debole e le pressioni per l’uso del suolo più intense. In questi contesti, la certificazione agisce come uno strumento catalizzatore, introducendo standard gestionali rigorosi e promuovendo meccanismi di accountability che altrimenti sarebbero assenti", si legge in una nota.
Un ulteriore contributo dello studio riguarda l’analisi delle interazioni tra la certificazione Fsc, i livelli di reddito e le condizioni climatiche. I risultati evidenziano una variabilità regionale negli effetti della certificazione, suggerendo che le dinamiche economiche e ambientali locali influenzano significativamente l'efficacia degli strumenti di mercato per la conservazione. “Nelle regioni tropicali, l'evidenza empirica indica che la certificazione migliora la conformità e le pratiche di gestione forestale, riducendo così la deforestazione […] Tuttavia, permangono delle sfide nelle zone temperate, dove fattori socioeconomici, volatilità dei mercati e catene di approvvigionamento frammentate possono ostacolare l'efficacia della certificazione” si legge nello studio.
Sulla base di questi risultati, gli autori hanno formulato alcune raccomandazioni strategiche per massimizzare i benefici della certificazione Fsc e promuovere una gestione forestale realmente sostenibile, tra cui adattare le strategie alle diverse regioni e Paesi in base alle strutture economiche, alle capacità di governance, alle condizioni di mercato e alle zone climatiche; allineare maggiormente la certificazione alle dinamiche commerciali e di mercato; allineare ulteriormente Fsc alle iniziative internazionali come gli obiettivi di sviluppo sostenibile (Sdg); rafforzare la collaborazione tra le parti interessate, compresi i responsabili politici, le aziende e le organizzazioni internazionali.
Forest stewardship council Italia ha sede a Padova e conta oltre 80 soci nazionali. Secondo il Database pubblico delle certificazioni Fsc, 2023 sono 81.590 ettari certificati e 3.298 certificati di filiera.