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Gli obiettivi concreti aiutano a fare ordine in materia di sostenibilità

Scritto da Isabella Naef

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Moda

La sostenibilità coinvolge tutta la filiera produttiva, è un processo a 360 gradi e oggi esiste molta confusione ed è necessario dari obiettivi concreti e condivisi Inoltre, per diverse aziende, nonostante aumenti la sensibilità sui temi ambientali, è una questione di marketing. Parole di Andrea Cavicchi, presidente del Consorzio italiano implementazione detox, associazione che coinvolge 34 aziende manifatturiere sparse sul territorio nazionale.

"Il nostro obiettivo consiste nell'eliminazione delle sostanze tossiche che inquinano le acque", ha spiegato Cavicchi a FashionUnited.

Andrea Cavicchi: "il nostro obiettivo consiste nell'eliminazione delle sostanze tossiche che inquinano le acque"

Non a caso, il Consorzio italiano detox e Greenpeace, dal 2016, lavorano insieme per sensibilizzare il settore della moda per un futuro libero da sostanze tossiche. L'obiettivo è di raggiungere, entro 2020, l'eliminazione di sostanze tossiche dal ciclo di produzione tessile.

Le aziende che aderiscono al Consorzio ricevono un supporto competente e pratico per orientare il proprio sistema produttivo verso la eco-sostenibilità e gli obiettivi del protocollo Detox. "Al momento le aziende che hanno condiviso e fatto propria la causa Detox, che ricordo è un impegno, un protocollo e non una certificazione, non sono riuscite a valorizzare totalmente questo passaggio", sottolinea Cavicchi, specificando, però, che la sensibilità su questo fronte è molto alta da parte delle aziende, soprattutto negli Usa. "In America l'attenzione nei confronti dell'eliminazione della chimica tossica è elevata".

La medesima sensibilità si riscontra, in maniera generalizzata, a prescindere, quindi, dalla nazionalità, invece, nei giovani. "Ho avuto modo di constatare che i ragazzi vogliono verificare che le produzioni siano sostenibili", ha raccontato a FashionUnited, Sara Azzone, direttore Ied Moda Milano.

Tant'è che l’Istituto europeo di design, insieme al Consorzio italiano implementazione Detox e Greenpeace Italia, ha appena lanciato il progetto The Time is Now!.

Sara Azzone: "i giovani designer mostrano interesse anche nei confronti dello storytelling della sostenibilità"

Il progetto nasce con la selezione di un gruppo di studenti Ied del terzo anno dei corsi di Fashion design e Fashion stylist delle sedi di Milano, Roma, Firenze, Torino e Como. I giovani designer sono stati selezionati tenendo conto della loro sensibilità e propensione verso il tema della sostenibilità, della capacità di sviluppare collezioni uomo, del livello qualitativo degli elaborati e dei book presentati e dell’attitudine a saper raccontare per immagini al fine di comunicare la propria visione creativa.

Il gruppo di 16 designer, sotto la direzione creativa di David Parisi e Alessia Crea, ex studenti Ied e co-fondatori del brand Casamadre, parteciperanno a uno workshop creativo per lo sviluppo di 5 capsule collection eco-friendly moda uomo. Obiettivo finale la presentazione delle collezioni in occasione di Pitti Immagine Uomo di giugno.

"L'obiettivo degli studenti coinvolti in questa iniziativa è di sviluppare collezioni funzionali ed etiche che siano, al contempo, appetibili per il mercato e cool", ha affermato Azzone, sottolineando l'interesse dei giovani designer anche nei confronti dello storytelling della sostenibilità.

Foto: Ied

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