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Gucci si mette in ghingheri per la Love parade

Scritto da Isabella Naef

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Moda

Courtesy of Gucci

I modelli e le modelle di Gucci si sono messi in ghingheri, la scorsa notte, per la sfilata su Hollywood boulevard a Los Angeles. Disegnata dal direttore creativo Alessandro Michele, la nuova collezione Gucci Love parade è un omaggio al mondo del cinema, ai look eccentrici, molti sembravano proprio appartenere agli invitati alla sfilata, alle paillettes e lustrini del mondo dello spettacolo.

Michele: “mamma lavorava nel cinema come assistente di una casa di produzione. Ricordo i suoi

racconti, dettagliati e scintillanti, su quella fabbrica di sogni

“Mamma lavorava nel cinema come assistente di una casa di produzione. Ricordo i suoi racconti, dettagliati e scintillanti, su quella fabbrica di sogni. C’era il pallore d’alabastro di Marilyn Monroe e la sua voce diafana. C’erano i guanti neri di satin di Rita Hayworth e i capelli di seta di Veronica Lake. E ancora l’incanto seduttivo di Rock Hudson e il trasformismo vertiginoso di Kim Novak. Tutto aveva il sapore della fiaba”, spiega Michele nel comunicato stampa diramato dalla griffe fiorentina.

“A quei tempi abitavamo in una casa occupata nella periferia di Roma. Avevo bisogno di respirare. Quei racconti sovversivi mi aiutavano a squarciare il grigio. Erano la mia fuga, la mia diserzione. Da laggiù, da quel punto del mondo, Hollywood appariva come un astro luminosissimo e splendente”, scrive, ancora, il direttore creativo della maison che fa capo al gruppo Kering..

Michele: “Hollywood è, in fondo, un tempio greco abitato da divinità pagane”

E’ così, quando Michele ha cominciato a riflettere su come avrebbe voluto celebrare questo nuovo capitolo della sua avventura lavorativa, ha pensato alla mamma e al mondo che la ha sempre circondata. “Il mio amore irrefrenabile per il mondo classico trova su questa strada piena di stelle una sponda ideale. Hollywood è, in fondo, un tempio greco abitato da divinità pagane. Qui, attori e attrici sono celebrati come eroi del mito: creature ibride capaci di accogliere allo stesso tempo la trascendenza divina e l’esistenza mortale, l’immaginario e il reale. Sono loro gli idoli di una nuova cosmogonia contemporanea, i protagonisti di una forma di persistenza del sacro”.

La scorsa notte, quindi, la walk of fame è stata usata come passerella. Tra gli invitati Gwyneth Paltrow, Diane Keaton, Dakota Johnson, Miley Cyrus e Anjelica Huston. Le uscite sono state più di 100. I modelli e le modelle sono uscite dal Chinese Theatre, storico cinema degli Academy Awards. Tra i look più scenografici tuxedo doppiopetto di ispirazione Seventies, pantaloni con i lacci a vista, ma anche abiti bondage, autoreggenti, cappelli da cowboy, maschere fetish e tutine da ciclista.

Nel terzo trimestre i risultati di Gucci sono inferiori alle aspettative degli analisti

Il gruppo francese Kering ha riportato una sensibile crescita dei ricavi nel terzo trimestre dell’anno, nonostante i risultati del suo marchio di punta Gucci siano inferiori alle aspettative degli analisti.

“Sulla scia di un eccellente primo semestre, Kering ha realizzato un terzo trimestre molto solido a livello di gruppo, con una crescita a due cifre rispetto al 2019. Saint Laurent, Bottega Veneta e le nostre altre maison, così come Kering Eyewear, hanno tutte registrato performance eccezionali”, ha detto il ceo e presidente di Kering, François-Henri Pinault qualche settimana fa.

Guardano ai singoli marchi, Gucci ha deluso le aspettative, con vendite in crescita del 3,8 per cento su base comparabile a 2,18 miliardi di euro. Gli analisti si aspettavano una crescita di circa il 9 per cento.

Pinault ha aggiunto che per il marchio il management attende “un intenso quarto trimestre” caratterizzato dal lancio della sua nuova collezione Aria, che è arrivata gradualmente nei negozi da fine settembre.

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