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H&M, C&A e Adidas in cima al Fashion transparency index

Scritto da FashionUnited

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Moda

Il Fashion transparency index, un report annuale che analizza la capacità dei principali marchi di moda di tutto il mondo di divulgare informazioni credibili sulla propria catena di fornitura, ha stabilito che, per il secondo anno consecutivo, United Colors of Benetton è tra i brand di moda che s’impegnano maggiormente a divulgare informazioni credibili sul proprio impatto e operato.

Ai primi posti della classifica figura H&M che ha totalizzato un punteggio del 73 per cento, seguito da C&A al 70 per cento e dalla coppia Adidas e Reebok al 69 per cento. Subito dopo figurano Esprit, Marks & Spencer, Patagonia, The North Face, Timberland, Vans Wrangler. Segue Puma, Asos e, al decimo posto, Converse/Jordan/Nike.

“I consumatori possono prendere decisioni più consapevoli, se hanno a disposizione informazioni credibili e di qualità sugli impatti sociali e ambientali dei vestiti che comprano”, recita l’introduzione al report.

Nel dettaglio United Colors of Benetton ha raggiunto uno score complessivo del 55 per cento: il punteggio è il più alto tra tutte le aziende italiane e tra i migliori dieci a livello globale. Solo quattro anni fa, quando lo score del marchio era del 17 per cento.

Tra le categorie analizzate dall’indice, la tracciabilità è quella in cui l'azienda di Treviso ha ottenuto il risultato migliore, con uno score del 73 per cento (contro una media del 16 per cento).

Pubblicato da Fashion Revolution, dal 2013 il Fashion transparency index analizza il livello di trasparenza di 200 grandi marchi e retailer di abbigliamento, valutando cinque categorie: l’aderenza a impegni ambientali e sociali, la governance delle policy ambientali e sociali, la tracciabilità della catena di fornitura, il controllo e l’intervento sui fornitori e la capacità di trattare temi specifici come la gestione dei rifiuti, la libertà di associazione o l’uso di materiali sostenibili.

Foto: United colors of Benetton, dall'ufficio stampa

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