Ha 8 anni l'enfant prodige che crea abiti per Sharon Stone e ha fondato Couture to the Max

La sera non gioca con lo smartphone e non legge le fiabe ma The Little Book of Gucci di Karen Homer. Alle merende con gli amichetti alterna corsi di ricamo con un parterre decisamente più avanti con l'età, rispetto a lui. Insomma, roba da couturier, proprio come questo enfant prodige della moda, classe 2016, ha cominciato a definirsi qualche anno fa. La sua prima collezione è stata completata nell'estate del 2021 ed è culminata con la sua prima sfilata a Los Angeles, in California. Un avvenimento che gli ha conferito un record da Guinness dei primati: il più giovane fashion designer in passerella. A soli sei anni ha realizzato un cappotto per Sharon Stone.

Max Alexander è nato nel 2016 a Los Angeles, in California

Max Alexander è nato nel 2016 a Los Angeles, in California, da padre canadese e madre americana. Si è diplomato alla Little Dolphins by the Sea, una scuola materna basata sulle arti, nel 2021. Durante il periodo trascorso lì, come si legge nella sua biografia, è stato influenzato dalle opere di Vincent Van Gogh, Yayoi Kusama, Frida Kahlo e Alexander Calder. Nel 2020 Max Alexader ha annunciato alla sua famiglia di essere un sarto. Incoraggiato dalla madre, anch'essa artista, il giovane talento ha iniziato a disegnare, drappeggiare e cucire e ha lanciato il suo marchio Couture to the Max nel 2021. La pagina del suo marchio su Instagram conta oggi 3,5 milioni di follower.

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I suoi primi modelli, prima di imparare a cucire, erano composti da nastri, pellicola di plastica e scampoli di materiale, fissati insieme con nodi e nastro adesivo. Dopo aver imparato a cucire, il suo lavoro si è trasformato rapidamente. Durante la sfilata del 2021 ha proposto look con stampe tropicali e della giungla abbinate a decorazioni couture. "Come si è visto in questa sfilata di debutto, l'estetica iniziale di Max ha incorporato la cultura californiana da fonti diverse, come la mentorship della casa di alta moda di Ryan Patros e Walter Mendez, il sostegno dell'azienda tessile di Los Angeles, Fabric Selection, e i frequenti viaggi sulla costa californiana", si legge, ancora, nella sua biografia.

La madre dice che suo figlio pensa di essere stato Gucci in una vita passata

L'oceano ha costituito una parte integrante del lavoro di questo giovanissimo designer con riferimenti alle alghe, alle onde e ai materiali rifrangenti. Dal 2021, Max Alexander ha creato lavori su commissione per una clientela globale, tra cui abiti per clienti in Francia, Messico, Brasile, Germania, Canada e in tutti gli Stati Uniti. Ha disegnato su commissione per celebrità come Sharon Stone, Lola Andreoni e Bob's Dance Troupe.

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L'estetica del marchio Couture to the Max è cambiata dalla sua nascita, "ma rimane giovane e di tendenza, mettendo in risalto le forme femminili. Oltre agli abiti, il suo nuovo lavoro comprende sciarpe, coperte, kimono e giacche di alta moda. L'ispirazione di Max rimane quella di far sentire belle tutte le donne, di ogni taglia e forma", spiega la casa di moda.

L'enfant prodige sta risparmiando per il suo primo appartamento a New York

Attualmente questo bambino prodigio della moda risiede nel sud della California con i genitori, il fratello minore e la sorella maggiore. Il suo interesse per il design, il cucito e l'alta moda sembra crescere sempre di più. "Sta risparmiando per il suo primo appartamento a New York", si legge, ancora, nella biografia.

"Max, un prodigio della sartoria che disegna e crea abiti da quando aveva 4 anni", ha raccontato alla rivista People, Sherri Madison, la madre del giovane stilista. Madison ha aggiunto che suo figlio pensa di essere stato Gucci in una vita passata. “Lo ero davvero”, ha detto al giornale americano, Max Alexander, con sicurezza.

Max Alexander ha annunciato il suo interesse per la couture all'età di 4 anni

Madison racconta di non aver scoperto inizialmente le capacità di Max in fatto di design e di aver notato il suo talento solo quando lui le ha annunciato il suo interesse per la sartoria a 4 anni. "Eravamo a cena durante l'isolamento (per la pandemia da Covid, ndr) e lui ha detto di aver bisogno di un manichino" ricorda. “Ok", rispose la madre aggiungendo di non averlo mai visto interessato alla moda. Lui replicò: “perché non ho un manichino. Se mi procuri un manichino, te lo faccio vedere. Sono un sarto”.