I bulgari acquistano più prodotti contraffatti, i finlandesi sono i più virtuosi
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L’80 per cento degli europei concorda sul fatto che i prodotti contraffatti avvantaggiano le organizzazioni criminali e danneggiano le imprese e l’occupazione. In pratica 2 persone su 3 considerano i prodotti contraffatti una minaccia per la salute, la sicurezza e l’ambiente.
Per un terzo degli europei è accettabile la contraffazione se il prezzo degli originali è elevato
Malgrado ciò, un terzo degli europei ritiene accettabile acquistare prodotti contraffatti quando il prezzo degli originali è troppo elevato. La percentuale sale al 50 per cento tra i giovani. Questo qunato emerge da un nuovo studio sulla percezione della proprietà intellettuale da parte dei cittadini, pubblicato oggi dall’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (Euipo). L'indagine è il frutto di 25824 interviste online con residenti di età pari o superiore a 15 anni in tutti gli Stati membri dell’Ue, condotte tra il 30 gennaio e il 15 febbraio 2023.
L’83 per cento degli intervistati ritiene inoltre che si tratti di un comportamento non etico e due terzi lo considerano una minaccia per la salute e la sicurezza nonché per l’ambiente.
Il 13 per cento degli europei ha acquistato intenzionalmente prodotti contraffatti
Per quanto riguarda la pirateria, l’82 per cento degli europei concorda sul fatto che ottenere contenuti digitali da fonti illegali comporti un rischio di pratiche dannose (truffe o contenuti inappropriati per i minori).
Nonostante questi risultati positivi, lo studio rivela altresì che 1 europeo su 3 (31 per cento) considera comunque accettabile acquistare dei prodotti contraffatti quando il prezzo del prodotto originale è troppo elevato, un dato che sale a 1 persona su 2 (50 per cento) nel caso dei consumatori più giovani, di età compresa tra i 15 e i 24 anni.
Passando dalle convinzioni ai comportamenti concreti, il 13 per cento degli europei dichiara di aver acquistato intenzionalmente prodotti contraffatti negli ultimi 12 mesi. Tale dato sale al 26 per cento per le persone di età compresa tra i 15 e i 24 anni, il doppio della media dell’Ue, mentre scende al 6 per cento nella fascia di età tra i 55 e i 64 anni e al di sotto del 5 per cento tra le persone di età pari o superiore ai 65 anni.
A livello nazionale, la percentuale di consumatori che hanno acquistato intenzionalmente prodotti contraffatti varia dal 24 per cento in Bulgaria all’8 per cento in Finlandia. Oltre alla Bulgaria, l’acquisto intenzionale di prodotti contraffatti è superiore alla media dell’Ue in Spagna (20 per cento), Irlanda (19 per cento), Lussemburgo (19 per cento) e Romania (18 per cento).
Un prezzo inferiore dei prodotti originali rimane la motivazione menzionata con maggiore frequenza (43 per cento) per smettere di acquistare prodotti contraffatti.
Anche il rischio di esperienze negative (prodotti di scarsa qualità per il 27 per cento delle persone, rischi per la sicurezza per il 25 per cento e sanzioni per il 21 per cento) rappresenta un fattore chiave per indurre i consumatori a desistere dall’acquisto di prodotti contraffatti.
Anche l’incertezza circa l’autenticità è in aumento. Quasi 4 europei su 10 (39 per cento) si sono domandati se il prodotto acquistato fosse contraffatto e, tra i giovani, la metà (52 per cento) ha espresso lo stesso dubbio.