I social media spianano nuove vie a pirati e contraffattori
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I prodotti contraffatti rappresentano il 5,8 per cento del commercio dell’Ue
Il nuovo rapporto sottolinea l’ampio impatto dei reati contro la proprietà intellettuale (Pi), guidati dalla contraffazione di merci e dai contenuti piratati. La relazione intitolata “Uncovering the Ecosystem of intellectual property crime: a focus on enablers” (Scoprire l’ecosistema dei reati contro la proprietà intellettuale: un approfondimento sui catalizzatori) fa luce sui sofisticati metodi utilizzati da truffatori e gruppi della criminalità organizzata per commettere reati contro la proprietà intellettuaale e sfruttare i comportamenti dei consumatori, con conseguenti danni sociali più ampi.
Secondo le stime, i prodotti contraffatti rappresentano il 5,8 per cento del commercio dell’Ue; videogiochi, giochi da tavolo, materiali da imballaggio, giocattoli, sigarette, Cd e Dvd sono i prodotti sequestrati più frequentemente.
Nel 2023 sono state avviate oltre 1.400 indagini sui reati contro la proprietà intellettuale attraverso la piattaforma multidisciplinare europea di lotta alle minacce della criminalità.
"Quando i consumatori scelgono prodotti contraffatti o acquistano prodotti contraffatti a causa di indicazioni ingannevoli, non solo stanno ricevendo prodotti di qualità inferiore, ma stanno anche contribuendo a un’economia sommersa che mina le imprese legittime e alimenta altre attività criminali. È essenziale comprendere il costo reale dei prodotti contraffatti, un costo che va al di là del prezzo fisso e che incide sul benessere della nostra società", ha sottolineato, attraverso una nota, João Negrão, direttore esecutivo dell’Euipo, sottolineando l’importanza della sensibilizzazione dei consumatori.
La salute e la sicurezza dei consumatori, prosegue una nota di Euipo, sono minacciate poiché da laboratori clandestini e pericolosi emergono prodotti farmaceutici non conformi agli standard o contraffatti, che espongono i lavoratori e il pubblico a sostanze nocive. Inoltre, il settore digitale è diventato un campo di battaglia nel quale i criminali informatici realizzano sofisticati negozi online fasulli che non solo vendono prodotti contraffatti, ma raccolgono anche informazioni di pagamento sensibili dei consumatori, intricando ulteriormente i reati contro la proprietà intellettuale legati alla criminalità informatica.
Social media ed ecommerce aprono nuove vie ai contraffattori per raggiungere un vasto pubblico
"I gruppi della criminalità organizzata si innovano costantemente per sfruttare la domanda di prodotti contraffatti e usurpativi da parte dei consumatori. Non solo vendono prodotti contraffatti, ma rubano anche dati personali ed espongono i consumatori a prodotti pericolosi. Si tratta di un’arma a doppio taglio di cui i consumatori sono vittime e, inconsapevolmente, catalizzatori di queste reti criminali", ha aggiunto Catherine De Bolle, direttore esecutivo di Europol.
I punti vendita di prodotti della criminalità organizzata si estendono oltre i confini e sono impegnati nell’importazione, nell’esportazione e nella produzione di prodotti contraffatti, la maggior parte dei quali è prodotta in Cina, inclusa Hong Kong, e in Turchia. Gli autori di queste operazioni non sono dilettanti; secondo il rapporto, fanno uso di strutture giuridiche in tutte le fasi dei reati contro la proprietà intellettuale e scelgono giurisdizioni in cui è difficile per le autorità di contrasto dell’Ue farle cessare o in cui le sanzioni sono basse. In molti casi, i prodotti contraffatti vengono prodotti al di fuori dell’Ue e successivamente completati con etichette, loghi e imballaggi falsi presso siti in Europa.
I social media e il commercio online, cambiando i comportamenti dei consumatori, spianano nuove vie a pirati e contraffattori per raggiungere un vasto pubblico. In un caso specifico, influencer affidabili nel campo del regime alimentare e della nutrizione in Romania hanno promosso ai loro follower farmaci illegali e steroidi anabolizzanti, ingannando i consumatori ed esponendoli a potenziali rischi per la salute e la sicurezza. L’operazione ha portato allo smantellamento di un laboratorio clandestino con oltre un milione di pillole nel sito di produzione.
Secondo il rapporto, i contenuti piratati attraverso servizi di streaming illeciti costituiscono un’altra strada percorribile dai truffatori al fine di trarre profitto dai consumatori. Per esempio, le autorità irlandesi hanno scoperto una piattaforma con contenuti sportivi, film e canali televisivi illegali, sequestrando proventi illeciti per 750.000 euro.
- Nel 2022, sono stati sequestrati nell'UE 86 milioni di articoli contraffatti per oltre 2 miliardi di euro.
- I prodotti contraffatti rappresentano il 5,8% del commercio dell'UE, con danni significativi alle imprese legittime e alla sicurezza dei consumatori.
- Social media e commercio online facilitano la diffusione di prodotti contraffatti, con reti criminali che sfruttano scappatoie legali e giurisdizioni con sanzioni basse.