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Il tavolo nazionale della moda è in agenda per il 22 luglio, al Mimit

Scritto da Isabella Naef

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Moda
L'ingresso del Mimit Credits: Mimit media centre

Il ministro delle Imprese e del made in Italy, senatore Adolfo Urso, ha convocato per martedì 22 luglio, alle 11 e 30, a Palazzo Piacentini, a Roma, il tavolo nazionale sul settore moda.

Nel corso della riunione verranno condivisi aggiornamenti sulle misure previste dal piano Italia per la moda e analizzati gli sviluppi relativi a ulteriori dossier, tra cui l’attuazione del regime di Responsabilità estesa del produttore (Epr), la proposta di una nuova norma a tutela della legalità e l’informativa sull’avvenuta estensione della Cassa integrazione salariale per le imprese artigiane del comparto.

Come si legge in una nota, interverranno all’incontro, oltre ai rappresentanti dei dicasteri coinvolti, della conferenza delle regioni e dell’Anci, tutte le associazioni di categoria del comparto moda più rappresentative a livello nazionale, tra cui Camera nazionale della moda italiana, Fondazione Altagamma, Confindustria Moda, Confindustria Accessori Moda, Confartigianato, Cna Federmoda, Federazione Moda Italia, nonché le associazioni rappresentative della produzione e della distribuzione commerciale.

Felloni, presidente Federazione moda Italia-Confcommercio: "serve un piano Italia per la moda che punti al consolidamento di tutta la filiera"

"Accogliamo con grande favore l’annuncio della convocazione del tavolo della moda da parte del ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, il prossimo 22 luglio. Riteniamo essenziale una strategia di rilancio integrata di tutto il comparto che ha bisogno di un adeguato accompagnamento istituzionale nei tempi stretti imposti dai cambiamenti di scenario in atto", ha sottolineato il presidente di Federazione moda Italia-Confcommercio, Giulio Felloni.

"Serve un piano Italia per la moda che punti al consolidamento di tutta la filiera, senza tralasciare alcuna componente, dalla produzione alla distribuzione commerciale al dettaglio. Investire nei negozi di moda significa investire nel futuro della nostra economia e delle nostre città. Per questo porteremo al Mimit una serie di proposte concrete per rafforzare il commercio di prossimità, presidio fondamentale del made in Italy e motore di occupazione, cultura e bellezza e, tra queste vogliamo evidenziare anche azioni a favore dei consumatori. Ringraziamo, quindi, il ministero per il confronto che avremo sulle tematiche relative agli esercenti e al commercio di moda”.

Adolfo Urso
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