Indagine Blogmeter: Armani e Versace rappresentano il made in Italy
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Secondo l’indagine integrata (social e survey) svolta da Blogmeter, “Italian Excellence – una ricerca sul Made in Italy all’estero”, il made in Italy vince sui social, con oltre 3 milioni di conversazioni e 97 milioni di interazioni sul solo Instagram.
Malgrado il food sia il settore più citato nella survey, il fashion e il design dominano le conversazioni con il 72 percento. A svettare nella classifica delle icone italiane nel mondo figurano Giorgio Armani e Sophia Loren, ma mancano gli innovatori delle nuove generazioni, come spiega il management di Blogmeter in una nota stampa.
Ma che cos’è in realtà il made in Italy per i consumatori internazionali? Che valori vi associano queste persone? Per rispondere a questi interrogativi, Blogmeter, ha condotto uno studio su come il made in Italy viene percepito fuori dai confini nazionali. L’indagine “Italian Excellence - una ricerca sul Made in Italy all’estero” è stata costruita da Blogmeter integrando dati derivanti da due differenti fonti: da un lato sono state analizzate oltre quattro milioni di conversazioni social in lingua inglese; dall’altro è stata elaborata una survey, sottoposta a un campione di individui di cinque diversi Paesi, Regno Unito, Germania, Francia, Stati Uniti e Russia.
Il primo dato che è emerso dall’indagine “Italian Excellence” è che Instagram svolge un ruolo decisamente predominante rispetto agli altri canali social: infatti delle oltre quattro milioni di conversazioni analizzate da Blogmeter, tre milioni sono avvenute proprio su questo social, producendo qualcosa 97 milioni di interazioni complessive.
Instagram sta crescendo a ritmi incalzanti e solo in Italia conta oggi 14 milioni di utenti attivi al mese. Analizzando il linguaggio con cui si parla del made in Italy su Instagram è interessante notare come le parole che ritornano più spesso nelle conversazioni sono termini emozionali come beauty, passion e wow.
Sui social dominano largamente i settori del fashion e del design (rispettivamente con il 52 percento e il 20 percento delle interazioni complessive), mentre il food e i motori si fermano sorprendentemente al 2 percento ciascuno. Tuttavia, a fronte di una domanda diretta, gli individui che hanno risposto alla survey hanno associato all’Italia soprattutto il food, che domina su tutti gli altri settori con un nettissimo 63 percento. In questo caso il fashion si attesta al 42 percento, dieci punti percentuali in meno rispetto ai dati emersi sui social.
L’indagine ha preso in esame anche i luoghi e in generale i territori più citati nelle conversazioni analizzate. Per quanto riguarda i social, tra le città e le regioni più menzionate, spiccano Bologna e Modena, aree storicamente legate alla produzione di auto di lusso, da Ferrari a Maserati a Lamborghini. Seguono Lombardia e Milano mentre al terzo posto per numero di citazioni spunta la Campania con Capri, Amalfi, Positano e naturalmente Napoli. Infine, alla domanda “Quali personaggi ti vengono in mente se pensi al made in Italy”, il più citato è stato Giorgio Armani, seguito da Sophia Loren e da Versace. "L’assenza in questa classifica di un innovatore come Alessandro Michele di Gucci mi ha sorpresa, ma è emblematica", ha sottolineato Paola Nannelli, senior strategist ed head of influencer marketing, "e ci fornisce una fotografia del made in Italy molto legato all'heritage e troppo poco proiettato al futuro. E' tempo di guardare oltre".
Foto: Paola Nannelli, credit Blogmeter press office