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Inditex assume nuovi impegni per il benessere dei lavoratori

Scritto da Isabella Naef

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Moda
Zara Madrid, courtesy of Inditex
Il tema della sostenibilità abbraccia anche la sostenibilità sociale e, quindi, le aziende si stanno impegnando sempre di più per assicurare condizioni di lavoro idonee e salari che assicurino un pieno sostentamento a tutti i lavoratori della filiera produttiva. Qualche accordo e impegno formale è stato preso dai grandi gruppi a livello internazionale. Rientra tra questi anche l'accordo quadro globale tra Inditex e IndustriAll Global Union. "Negli ultimi 15 anni, quasi 3 milioni di persone in tutto il mondo hanno beneficiato di migliori condizioni di lavoro grazie all'Accordo quadro globale tra Inditex e IndustriAll Global Union. L'accordo, primo al mondo, è tuttora un punto di riferimento per la difesa del lavoro dignitoso nelle catene di fornitura globali", ha spiegato, nei giorni scorsi, il management del gruppo spagnolo, attraverso una nota stampa.

Proprio per celebrare il 15esimo anniversario, le due parti firmano un nuovo protocollo che rafforza il loro impegno a continuare a impegnarsi in relazioni industriali mature che salvaguardino il benessere dei lavoratori.

Maceiras, ceo di Inditex, e Høie, segretario generale di IndustriAll Global Union, hanno firmato un nuovo protocollo

Oscar García Maceiras, ceo di Inditex, e Atle Høie, segretario generale di IndustriAll Global Union, hanno firmato un nuovo protocollo volto a promuovere l'Accordo quadro globale firmato per la prima volta dalle due organizzazioni nel 2007, con il risultato di migliorare le condizioni di lavoro nella filiera tessile.

Nel dettaglio, il nuovo protocollo promuove il dialogo sociale rafforzando il Comitato sindacale globale e i suoi organi di coordinamento, stabilendo in particolare nuovi meccanismi per consolidare il ruolo dei sindacati locali per una migliore comprensione delle esigenze dei lavoratori che producono gli abiti. In base al nuovo protocollo, Inditex e IndustriAll, inoltre, formuleranno un piano di lavoro congiunto che si concentrerà sul continuo rispetto della libertà di associazione, sul diritto alla contrattazione collettiva e sulla fornitura di formazione ai rappresentanti dei lavoratori, ai fornitori del gruppo tessile e ai lavoratori della sua catena di approvvigionamento.

"Il protocollo firmato oggi (il 3 ottobre, ndr), che commemora il 15esimo anniversario dell'Accordo quadro tra Inditex e IndustriAll, testimonia la nostra determinazione a rafforzare il rispetto dei diritti fondamentali del lavoro in tutta la nostra catena di produzione e segna una nuova pietra miliare nella missione costante di entrambe le organizzazioni di migliorare la vita delle donne e degli uomini che la popolano", ha sottolineato Óscar García Maceiras, ceo di Inditex.

"La firma dell'Accordo quadro globale con Inditex è stata una svolta che ha aperto la strada a un approvvigionamento più responsabile e a corrette relazioni industriali nel settore. È giusto celebrare i primi 15 anni firmando un protocollo che porta le nostre relazioni a un nuovo livello in termini di rispetto dei diritti sindacali fondamentali. Il fatto che concordiamo con Inditex di aumentare il ruolo dei nostri sindacati locali e nazionali e di difendere fermamente il loro diritto a organizzarsi e a contrattare collettivamente nelle catene di fornitura dà speranza a molti", ha aggiunto Atle Høie, segretario Generale di IndustriAll.

"Nella Dichiarazione tripartita di principi sulle imprese multinazionali e la politica sociale, l'Organizzazione internazionale del lavoro esorta le imprese, in collaborazione con i loro rappresentanti dei lavoratori, a stipulare accordi quadro internazionali per impegnarsi ad applicare i principi del lavoro dignitoso lungo le loro catene di fornitura in tutti i Paesi", ha aggiunto Felix Peinado, direttore dell'Organizzazione internazionale del lavoro in Spagna, presente alla cerimonia di firma.

Inditex ha archiviato il primo semestre con un fatturato a quota 14,8 miliardi di euro (+24,5 per cento rispetto al primo semestre del 2021). Le vendite a valuta costante sono cresciute del 25 per cento. Le vendite sono state positive in tutte le principali aree geografiche.

Il gruppo, cui fanno capo i marchi Zara, Massimo Dutti, Oysho, Pull & Bear, Zara Home, Stradivarius e Bershka, prevede che le vendite online supereranno il 30 per cento delle vendite totali entro il 2024.

Numeri alla mano, nel semestre, l'utile lordo è aumentato del 24,5 per cento a 8,6 miliardi di euro. Il margine lordo ha raggiunto il 57,9 per cento, il più alto degli ultimi 7 anni. L'Ebitda è aumentato del 30 per cento, raggiungendo i 4 miliardi di euro.

Oscar García Maceiras e Atle Høie, courtesy of Inditex
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