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Inditex, Chanel, Kering, Prada chiudono i negozi in Russia

Scritto da FashionUnited

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Moda

H&M, Instagram, credit FashionUnited

I marchi della moda e le maison del lusso condannano l'attacco russo all'Ucraina e decidono di chiudere i loro negozi in Russia.

"Due to growing concerns regarding the current situation in Europe, Kering is temporarily closing its stores in Russia for its Houses that the Group operates directly in the country" (ossia "a causa delle crescenti preoccupazioni per l'attuale situazione in Europa, Kering sta temporaneamente chiudendo i negozi in Russia delle maison che il Gruppo gestisce direttamente nel Paese", ndr), scrive su Twitter il gruppo guidato dal presidente e amministratore delegato François-Henri Pinault. Tra i marchi che fanno capo all'azienda francese anche Gucci, Bottega Veneta, Yves Saint Laurent, Balenciaga.

Nella lista delle maison che hanno deciso di sospendere le attività in Russia anche Lvmh e H&M

"Date le crescenti preoccupazioni per la situazione, la crescente incertezza e la complessità per operare, Chanel ha deciso di sospendere temporaneamente tutte le sue attività in Russia. Non spediremo più in Russia, chiuderemo le nostre boutique e abbiamo già sospeso l’ecommerce», ha sintetizzato, attraverso un post su Linkedin, la griffe francese Chanel.

Anche il gruppo spagnolo Inditex, cui fanno capo, tra gli altri, Zara e Massimo Dutti, ha "sospeso tutte le attività in Russia". E' quanto annuncia la società in una nota che ricorda come nel Paese vi siano 502 negozi, di cui 86 Zara, oltre al canale di vendita online. La Russia rappresenta l'8,5 per cento dell'Ebit totale del gruppo. Il retailer spagnolo ha sottolineato che attuerà un "piano speciale di sostegno" agli oltre 9000 dipendenti nel paese.

Nella lista delle maison che hanno deciso di sospendere le attività in Russia anche Lvmh, che, a partire da venerdì 4 marzo, ha chiuso gli ingressi delle sue 124 boutique. Lvmh ha comunicato che continuerà in ogni caso a pagare gli stipendi ai suoi 3.500 dipendenti nel Paese.

Tra i gruppi italiani anche Prada ha deciso di sospendere le attività retail in Russia. "La nostra preoccupazione principale è per tutti i colleghi e le loro famiglie colpiti dalla tragedia in Ucraina ai quali continueremo a garantire supporto. Il Gruppo continuerà a monitorare gli sviluppi", ha specificato il management in una nota.

"È con molto rimpianto che abbiamo preso la decisione di chiudere temporaneamente i nostri negozi in Russia e di fermare tutte le nostre attività commerciali a partire dalla serata del 4 marzo", si legge in un post pubblicato nel profilo Linkedin di Hermès.

H&M, si legge sulla pagine Instagram del gruppo svedese, dopo aver chiuso i negozi in Ucraina per tutelare la sicurezza dei dipendenti e dei clienti, ha deciso di sospendere le vendite in Russia.

I dati dell'export italiano in Russia, indicano che sono aumentate del 24 per cento nel 2021 le esportazioni del Sistema moda italiano in Russia, raggiungendo nei primi 11 mesi dell'anno il valore di 1,3 miliardi.

Lo ha sottolineato qualche settimana fa l'ambasciatore italiano a Mosca, Giorgio Starace, intervenendo all'inaugurazione del primo appuntamento annuale di Collection Première Moscow 2022, la principale fiera del settore moda e abbigliamento in Russia e nell'Europa dell'est, andata in scena dal 21 al 24 febbraio.

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