Industrie tessili Colombo punta su sostenibilità e segmento del lusso
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Industrie tessili Colombo ha messo a punto un progetto dedicato alla fascia di aziende del lusso che mixa sostenibilità e creatività andando incontro alla mutate esigenze del mercato per effetto del dilagare della pandemia da Covid-19.
Nei giorni scorsi, a Milano, l'azienda ha presentato qualche anticipazione del Progetto 62 che debutterà ufficialmente a settembre.
Il direttore creativo di Progetto 62 è Arman Avetikyan
"Abbiamo lanciato una preview del Progetto 62 che sarà presentato nella sua interezza a settembre", ha detto a FashionUnited Massimo Colombo, figlio dei fondatori dell'azienda Piero Colombo e sua moglie Anita, e amministratore delegato di Industrie tessili Colombo .
Industrie tessili Colombo è formata da tre divisioni principali: Colombo, che identifica un marchio trasversale che interpreta, in chiave moderna, disegni classici ed esalta i tessuti attraverso pattern nuovi e sofisticati; Its Artea che è un marchio destinato prettamente all’outerwear grazie alla progettazione e realizzazione di tessuti accoppiati, smerigliati, resinati che vengono coordinate sia con basi classiche che con tessuti lavorati in jersey o jacquard e MarioBoselliJersey sinonimo di jersey d’eccellenza.
Acquisito dal gruppo Colombo nel 2012, il brand si rivolge al mercato del lusso grazie a tessuti a maglia e anche a navetta, accoppiature, laminazioni, jacquard a tutto campo e disegni e lavorazioni esclusive.
.In questo panorama si inserisce poi il Progetto 62. "Stiamo lavorando a una nuova fase che capitalizzi tutto il know-how acquisito nel corso degli anni e che, allo stesso tempo, ci traghetti verso un futuro sostenibile. Ci rivolgiamo alla fascia del lusso", ha aggiunto Colombo.
Il direttore creativo del progetto è Arman Avetikyan.
La creatività del progetto vede l'azienda impegnata in collaborazioni con giovani designer, scuole di moda e artigiani. L'innovazione, assieme alla sostenibilità farà il resto.
"Lavoriamo con il recupero dei tessuti e attiveremo progetti speciali con partner in grado di dare vita agli scarti industriali", ha aggiunto il direttore creativo.
A questo proposito va ricordato che l'azienda ha ottenuto la certificazione Gots, Global organic textile standard, stringente standard internazionale per la produzione sostenibile di prodotti tessili realizzati con fibre naturali e sta lavorando all’ottenimento della Fsc, Forest stewardship council.
Questo progetto non può non tenere conto del fatto che dopo i mesi di quarantena e la chiusura forzata il cliente sia cambiato. "Il cliente sarà più attento alla qualità e sarà maggiormente sensibile all'italianità dei prodotti", ha affermato Avetikyan.
L'azienda conta attualmente su un giro d'affari pari a 6,5 milioni di euro e su uno staff di 48 persone interne. Per il 2021, la Industrie tessili Colombo punta a realizzare un turn over di 8 milioni di euro, espandendosi sui mercati esteri, oggi realizza il 50 per cento del suo fatturato in Italia e il 50 per cento oltre confine.L'azienda è già presente in Francia, Germania, Uk e Usa e punta a rafforzare la sua presenza in Asia, in particolare in Corea e a crescere ulteriormente in Cina e Giappone.
Foto: Industrie tessili Colombo, dall'ufficio stampa