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Jacquemus: la sfilata nel campo di grano che ha offuscato i video emozionali

Scritto da Isabella Naef

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Moda

Una delle sfilate dei giorni scorsi, per la verità una delle rare sfilate, oltre a quelle di Etro e Dolce & Gabbana. che sono andate in scena durante le digital fashion week delle capitali della moda, è stata organizzata dal brand francese Jacquemus. La sfilata del marchio del ready to wear di lusso fondato da Simon Porte Jacquemus è stata l'evento clou che ha saputo far parlare di sè e ha colpito per la location e per uno storytelling ben calibrato che ha lasciato il giusto spazio ai capi della collezione e al sogno che qualsiasi defilè deve evocare. Il tutto è in netto contrasto con la asetticità dei video "emozionali" scelti da diversi marchi per presentare la collezione e con la mancanza del contatto imposto dalle digital fashion week dell'era post pandemica.

Il calore, l'emozione e il richiamo alla natura della sfilata di Jacquemus è in contrasto con la asetticità di alcuni video emozionali delle digital fashion week

La sfilata della collezione primavera estate 2021 uomo e donna, battezzata l'Amour, si è svolta il 16 luglio, ed è andata in scena a circa un'ora da Parigi, su una passerella di 600 metri, piazzata in mezzo a un campo di grano. L'etichetta creata da Simon Porte Jacquemus è stata la prima a tenere una sfilata fisica. "Per me, la passerella non può essere un video. È il cuore di quello che facciamo. Per tutti noi è importante continuare, proprio come un ristorante che riapre", ha detto lo stilista, classe 1990.

Insomma, un inno alla gioia di tornare a fare il proprio mestiere, aggiungendo qualcosa di nuovo: i grandi spazi e la natura. Questi ultimi sono due elementi imprescindibili in questa fase post Covid-19 e sono stati "utilizzati" in maniera magistrale dallo stilista che sul suo profilo Instagram dichiara "amo il blu e il bianco, le righe, il sole la frutta, la vita, la poesia, Marsiglia e gli anni '80".

Il marchio è stato in grado di incuriosire, affascinare e far risaltare una collezione di abiti drappeggiati che evocano la quotidianità del sud della Francia accentuata da quel tocco vissuto delle giacche sbottonate, del lino che fluttua nel vento. Il tutto arricchito e impreziosito da nuovi modelli di borse, gioielli, tra cui orecchini a spirale e collane di ceramica. Per gli uomini pantaloni larghi, tagliati dritti, capaci di amplificare l'effetto comfort di chi lavora da casa. Per concludere va detto che la maggior parte dei look sono disponibili per il pre-ordine sul sito web del marchio, una mossa intelligente per entrare nello stato d'animo dei Millennial che vogliono acquistare subito ciò che vedono.

Il marchio, fondato nel 2009, a fine anno anno ha realizzato, a Parigi, una liquidazione di 10 anni di collezioni. Un'iniziativa unica nel settore che comprendeva accessori, calzature e linee prêt-à-porter. Qualche mese fa, in pieno lockdown, l'etichetta ha messo a punto una capsule collection di abiti da casa. Battezzata "An evening with Jacquemus", la capsule, come ha spiegato lo stilista, è nata con "l'idea di offrire il guardaroba perfetto per stare comodamente a casa". La collezione è composta da 13 pezzi da donna tra cui abiti, maglioni in mohair, t-shirt, pantaloncini. I prezzi variano da 70 e 460 euro.

Foto: via Jacquemus

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Etro
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Simon Porte Jacquemus
ss 2021