Kering non utilizzerà più pellicce animali
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Kering ha deciso di non utilizzare più pellicce animali. Ad annunciarlo lo stesso gruppo, questa mattina. Nel dettaglio, a partire dalle collezioni autunno 2022, nessuna delle maison dell’azienda utilizzerà le pellicce. Gucci, Saint Laurent, Bottega Veneta, Balenciaga, Alexander McQueen, Brioni, Boucheron, Pomellato, DoDo, Qeelin, Ulysse Nardin, Girard-Perregaux, e Kering Eyewear sono le realtà che fanno capo all’azienda francese.
Gucci, Saint Laurent, Bottega Veneta, Balenciaga, Alexander McQueen, Brioni sono alcuni dei merchi che fanno capo a Kering
Insomma, la lista dei marchi della moda che ha preso la decisione di non utilizzare più le pellicce si sta allungando sensibilmente: Canada Goose e Valentino sono tra le ultime ad aver optato per questa strada.
“Da molti anni Kering ha cercato di assumere un ruolo guida nel percorso di sostenibilità, promuovendo una visione del lusso inseparabile dai più alti valori e standard ambientali e sociali. Anche per quanto riguarda il benessere degli animali, il nostro Gruppo ha sempre dimostrato la volontà di migliorare le pratiche sia all’interno della propria filiera che dell’intero settore del lusso in generale. Oggi è il momento di fare un ulteriore passo in avanti, eliminando l’utilizzo delle pellicce in tutte le nostre collezioni. Il mondo è cambiato, insieme ai nostri clienti, e il settore del lusso deve adattarsi in modo naturale”, ha sottolineato François-Henri Pinault, presidente e ceo di Kering.
A partire da Gucci nel 2017, tutti i marchi del gruppo, ovvero Balenciaga, Bottega Veneta, Alexander McQueen, Brioni e Saint Laurent, hanno progressivamente preso tale decisione, ha specificato il management. “Nel 2019, Kering ha definito e pubblicato una serie di standard per il benessere degli animali. Tali standard continueranno a essere applicati, riguardando l’utilizzo anche di altre fibre e materiali”, ha aggiunto il colosso del lusso in una nota.
Kering ha registrato ricavi consolidati pari a oltre 8 miliardi di euro nei primi sei mesi del 2021, in crescita del 54,1 per cento rispetto alla prima metà del 2020 e dell’8,4 per cento rispetto allo stesso periodo del 2019, su base comparabile.
Nel primo semestre Gucci ha registrato un fatturato di 4.479 milioni di euro (in aumento del 50,3 per cento su base comparabile), tornando al livello pre-pandemia. L’utile operativo ricorrente di Gucci è stato di 1.694 milioni di euro, con un margine operativo del 37,8 per cento.
Bottega Veneta ha generato ricavi per 707,6 milioni di euro nel primo semestre del 2021, in crescita del 40,6 per cento anno su anno e del 45,0 per cento su base comparabile. Le vendite nei negozi a gestione diretta sono aumentate del 45,2 per cento rispetto al primo semestre del 2020 e del 19,2 per cento rispetto allo stesso periodo del 2019, spinte da una crescita molto robusta in particolare in Nord America.