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La crisi della moda e del lusso e la risposta della fashion week ucraina

Scritto da Isabella Naef

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Moda

La collezione Viltse di Gunia Project Credits: Ukrainian Fashion Week website

E' partita ieri ed è già un miracolo del fashion system: la settimana della moda ucraina, che sarà in scena fino a mercoledì 4 settembre, racchiude in sè molte delle risposte formulate da chi, negli ultimi mesi di crisi, si sta chiedendo dove andrà la moda e come le aziende e i designer possano superare questo periodo complesso.

Dopo due anni di guerra, era il febbraio del 2022 quando tutto cominciò, ieri le passerelle di Kiev hanno ospitato nuovamente le collezioni dei designer con le loro proposte per la primavera estate 2025.

I designer ucraini hanno messo tutta la loro caparbietà nel voler tornare a presentare le loro collezioni a casa

La sede principale è l'Arsenale Mystetskyi, edificio storico e sede del Museo nazionale d’arte e cultura, provvisto di rifugi per gli sfollati, una sirena antiaerea e sistemi di massima sicurezza in caso di bombardamento.

Dopo aver sfilato in giro per il mondo, i designer ucraini hanno messo tutto il loro impegno e la loro caparbietà nel voler tornare a presentare le loro collezioni a casa. E' così che ieri, domenica primo settembre, in piena guerra a Kiev, The Coat by Katya Silchenko ha inaugurato la settimana della moda ucraina con la sfilata della collezione autunno-inverno 2024/2025 nel giardino vicino all'Opera nazionale Ucraina. Questo evento ha segnato l'inizio dei festeggiamenti per il decimo anniversario del marchio, che si terrà in autunno.

La collezione è la quintessenza del lavoro svolto dal marchio negli ultimi dieci anni. Ogni modello incarna il Dna dell'etichetta, espresso attraverso elementi, forme e stili ripensati: l'iconico cappotto bicolore, le linee a corsetto, i pepli, le piume giocose prese in prestito dal background della stilista nel ballo da sala, le reti sensuali e la pelle, tutti elementi che hanno arricchito il guardaroba quotidiano con femminilità e giocosità.

Nel 2014 Coat ha esordito con una capsule di 12 cappotti colorati. Ieri, la passerella ha presentato i capispalla come parte di una serie di pezzi che sperimentano con volumi, texture e drappeggi, creando una narrazione visiva che si evolve dal classico all'avanguardia. Cappotti di pelliccia, giacche di montone, numerosi cappotti, mantelle e bomber: tutti questi sono lavori rivisitati dal marchio.

Kseniaschnaider ha adottato un approccio più leggero e umoristico allo streetwear di lusso

Sempre ieri ha sfilato con la collezione pre spring summer 2025 anche Kseniaschnaider. La stilista ha adottato un approccio più leggero, sottile e umoristico allo streetwear di lusso. "Ksenia e Anton amano decostruire le norme esistenti applicando materiali mai usati prima nel loro modo ingegnoso, creando questa volta una collezione ps 25 street-style piuttosto eterodossa ma facilmente riconoscibile, battezzata No fixed norm", si legge nella presentazione.

In passerella ieri anche la collezione “Viltse” di Gunia Project, interpretazione della tradizione nuziale ucraina attraverso la lente della modernità. Motivi, simboli ed elementi autentici della cerimonia nuziale ucraina si intrecciano e si trasformano nel contesto attuale.

La presentazione della collezione è stata strutturata come uno spettacolo teatrale: sono stati mescolati frammenti di performance e passerella. Il pubblico non si è limitato a guardare gli abiti in passerella, ma si è immerso nello spazio simbolico del rito nuziale, dove ogni dettaglio, dalla colonna sonora alle decorazioni, rivela nuove sfaccettature di antiche tradizioni.

Gli abiti “Viltse” sono caratterizzati da un design complicato ed elaborato, dove ogni dettaglio, dal ricamo alla sartoria, ha un significato speciale. I materiali e le tecniche sono profondamente radicati nella cultura ucraina e delicatamente adattati allo stile di vita moderno.

La collezione è un manifesto culturale che sottolinea l'importanza di preservare e reinterpretare il patrimonio nazionale di fronte alla globalizzazione. Evoca la domanda su come i valori tradizionali possano essere integrati nel presente e resi rilevanti per le nuove generazioni.

La collezione spring summer 25 Ave:Age invita a sentire l'estetica del processo di invecchiamento

La nuova collezione spring summer 25 Ave:Age, invece, invita a vedere e sentire l'estetica del processo di invecchiamento. Ogni ruga, ogni deformazione è il linguaggio dell'esperienza e la bellezza della vita che scorre da una fase all'altra. La collezione sfuma il confine tra le generazioni. Forme maestose convivono con linee delicate, creando immagini sia per rave dinamici, sia per cene sontuose. Il taglio unisex rifiuta gli stereotipi di genere, donando assoluta libertà di espressione. I bottoni vintage aggiungono un fascino retrò, mentre le tonalità nude esaltano l'eleganza naturale. Le tecniche di drappeggio e pieghe raffigurano i processi di cambiamento del nostro corpo, trasformando così le immagini fisiche.

La collezione, creata in Ucraina, riflette sul tema dell'obsolescenza in tempo di guerra. "L'usura emotiva", le ferite, le mutilazioni, la ruggine delle attrezzature militari: tutto questo lascia il segno nel profondo e si vede attraverso la pelle all'esterno. La collezione permea lo spazio, dandogli una nuova forma, dove le deformazioni si trasformano in forza, e ogni frattura si trasforma nel potenziale per continuare la lotta.

La settimana della moda ucraina è stata fondata nel 1997 e oggi pomeriggio proseguirà, tra gli altri, con i designer Kateryna Beslik, con la sfilata Starchak/Yadviganetyksha, con Sidletskiy, con Viktor Anisimov.

Collezione spring summer 25 Ave:Age Credits: Ukrainian Fashion week website
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