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La moda etica sfila a Los Angeles l'8 e 9 ottobre

Scritto da FashionUnited

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Moda
Nous Etudions, Vegan fashion week media centre

Torna a Los Angeles, l’8 e 9 ottobre, la kermesse dedicata ai marchi vegani ed etici. “Un’esperienza progettata per rafforzare i creativi consapevoli e consolidare Los Angeles come destinazione della moda etica”, hanno sottolineato gli organizzatori.

La Vegan Fashion week giunge quest’anno alla terza edizione

Per la terza edizione della fiera è stato scelto il tema “Expansion”, che esplora le sfide che il pianeta sta affrontando attraverso le lenti della moda.

“Rivitalizzando il cuore storico del centro di Los Angeles per celebrare l’essenza creativa della città, la Vfw sta trasformando lo skyline della città in uno sfondo per le sue sfilate autunnali appollaiate nell’attico della Usc Tower, un grattacielo di 138 metri nel quartiere South Park di Los Angeles, quartiere gemello del Fashion District”, hanno spiegato gli organizzatori.

Oltre a presentare le collezioni dei marchi vegani, la kermesse si pone l’obiettivo di promuovere sostenere i designer che affrontano questioni che vanno dall’identità di genere, all’etica e alla sostenibilità. Nella celebrazione delle loro diverse culture e stili di vita, gli stilisti propongono soluzioni a questioni pertinenti che affliggono l’industria, come l’impronta di carbonio della moda, e danno priorità alla conservazione dell’ambiente e dei suoi abitanti.

Il programma di questa stagione comprende quattro sfilate con designer provenienti da diversi paesi e nazionalità, tra cui Vegan Tiger della Corea del Sud, Romina Cardillo di Buenos Aires con il suo marchio Nous Etudions (che era nella Shortlists 2020 Lvmh Prize).

I Fan all flames di Los Angeles presenteranno la loro nuova collezione e l’artista locale Parker Day darà vita alla sua fotografia sulla passerella per lanciare il suo primo marchio di moda, Pure Void.

“La Vegan fashion week è un’istantanea di questa ronzante creatività scatenata, in attesa della giusta piattaforma per svilupparsi. Rappresentiamo la voce di una generazione che è stanca di essere greenwashed o nutrita di narrazioni elitarie”, ha detto la fondatrice e direttrice creativa della Vegan fashion week, Emmanuelle Rienda. “Non si tratta di essere perfetti, si tratta di ispirare il cambiamento e creare un ecosistema intorno a valori che sono veramente d’impatto per gli esseri umani e non umani”, ha aggiunto Rienda.

Oltre alle sfilate, i professionisti del settore e gli amanti della moda sono invitati a fare acquisti al Vegan world, un mercato con 20 designer di moda sostenibile e animal free.

La prima edizione della settimana della moda vegana si è tenuta nel 2018 ed è stata lanciata dalla stilista francese di stanza a Los Angeles Emmanuelle Rienda.

Tra i marchi che sfileranno figurano Nous Etudions e il coreano Vegan Tiger

Come anticipato, tra i marchi che sfileranno, figura anche Nous Etudions, lanciato nel 2014 da Romina Cardillo. La stilista è nata a Buenos Aires, Argentina. Cresciuta in una una famiglia di imprenditori del tessile, Cardillo ha studiato Fashion Design all’Universidad Argentina de la empresa (Uade), nel 2002 ha iniziato a lavorare nell’azienda di famiglia. Nel 2007, ha lanciato il suo primo progetto di abbigliamento maschile chiamato “Grupo 134” che è stato il primo marchio vegano in Argentina.

Nel 2014, la stilista ha deciso di dare vita a un nuovo marchio: Nous Etudions. Nel 2017 Yoox l’ha riconosciuta come `The Next Green Talent’. Nel 2018 ha presentato una nuova collezione alla London fashion week ‘Fashion Scout: ones to watch’.
Tra le altre etichette sarà presente anche il coreano Vegan Tiger. “La gente sta mostrando il massimo interesse (nella moda vegana) quest’anno, soprattutto dopo che molti marchi di lusso sono diventati fur-free”, ha sottolineato Yang, ceo del marchio. “I sudcoreani sono sensibili a ciò che è ‘di tendenza’, e la gente sta cominciando ad apprezzare che la moda vegana non è qualcosa che solo un gruppo minore di attivisti può praticare, ma a cui tutti possono partecipare”.

Yang Yoon ha dato vita a Vegan Tiger dopo aver lavorato per tre anni all’organizzazione animalista Coexistence of animal rights on earth. Lavorando alla Care, Yang Yoon si è trovata spesso di fronte a persone che chiedevano cosa indossare quando è quasi impossibile trovare vestiti, soprattutto in inverno, senza nemmeno un pizzico di prodotti animali.

L’etichetta usa il meglio dei materiali alternativi sul mercato per produrre cappotti di pelliccia e abiti di seta che assomiglino all’originale. Come risultato, più del 90% dei suoi clienti non sanno che Vegan Tiger è un marchio “cruelty-free” finché non vedono il logo, ha detto Yang.

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