La moda maschile italiana nel 2021 slitta di una settimana
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Attraverso una nota Pitti Immagine e Camera nazionale della moda italiana hanno annunciato che nel 2021 le date invernali di Pitti Uomo e della Milano fashion week uomo slitteranno di una settimana in avanti e "la settimana della moda maschile in Italia recupererà una collocazione in calendario più in sintonia con le agende di aziende, buyer, giornalisti e operatori internazionali e italiani". La kermesse fiorentina dedicata alla moda uomo si svolgerà dal 12 al 15 gennaio 2021, mentre Milano moda uomo è in agenda dal 16 al 19 gennaio.
Pitti Uomo si svolgerà dal 12 al 15 gennaio 2021, mentre Milano moda uomo è in agenda dal 16 al 19 gennaio
"Penso che le date concordate per le settimane dell’uomo 2021", ha detto Carlo Capasa, presidente di Camera nazionale della moda italiana, "consentano di consolidare e migliorare i positivi risultati registrati nelle ultime stagioni, restituendo una maggiore centralità a Firenze e Milano nel calendario internazionale maschile. L’unicità e la forza della proposta Italiana che unisce Firenze a Milano, oltre all’importanza della nostra industria nel mondo, richiedono la massima attenzione verso tutte le componenti del sistema globale della moda”.
“Milano e Firenze insieme", ha aggiunto Claudio Marenzi, presidente di Pitti Immagine, "promuovono i grandi marchi e le migliori aziende industriali italiane, ma hanno anche il dovere di rappresentare gli interessi di tutti i grandi buyers di alta qualità, che proprio nelle nostre manifestazioni trovano tanti dei loro più importanti clienti. Continueremo a monitorare l’evoluzione della distribuzione globale per offrire servizi sempre più sofisticati e avanzati”.
Nella nota sono state annunciate anche le date estive. Pitti Uomo andrà in scena dal 15 al 18 giugno 2021 e la settimana della moda uomo dal 19 al 22 giugno 2021.
Pitti Uomo, kermesse che si è conclusa venerdì 10 gennaio 2020 alla Fortezza da Basso di Firenze, ha registrato un numero di compratori pari a 21.400, di cui più di 8.300 esteri, in calo del 10 per cento rispetto a gennaio 2019. I mercati più importanti per la kermesse fiorentina sono Germania, Giappone, Olanda, Regno Unito, Spagna, Turchia, Francia, Svizzera, Belgio, Stati Uniti, Russia, Corea, Cina, Austria, Grecia, Portogallo, Svezia, Danimarca, Canada, Cina-Hong Kong.
Una lista di Paesi che non stupisce a guardare i dati della moda maschile italiana nel 2019-20. Infatti, nell’ambito di uno scenario nazionale e internazionale gravato da molteplici complessità e incertezze, secondo le stime elaborate dal Centro Studi di Confindustria moda, la moda maschile italiana (in un’accezione che comprende la confezione e la maglieria esterna, la camiceria, le cravatte e l’abbigliamento in pelle) dovrebbe archiviare il 2019 in territorio positivo. Il fatturato, prudenzialmente, dovrebbe registrare un +4 per cento, a quota 9,9 miliardi di euro.
Foto: Gucci, autunno inverno 20-21. credit, Anton Gottlob/Dan Lecca/Kevin Tachman, dall'ufficio stampa Gucci