La Procura di Milano ha chiesto il commissariamento di Tod’s per "mancato controllo sulla filiera produttiva"
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La Procura di Milano ha chiesto di disporre l’amministrazione giudiziaria nei confronti della società marchigiana Tod’s spa, per aver agevolato colposamente un "pesante sfruttamento lavorativo" lungo la propria filiera produttiva.
La richiesta del pubblico ministero Paolo Storari è rivolta alla Corte di Cassazione che ha fissato un’udienza per il 19 novembre dopo l’iniziale rigetto della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Milano.
Come riporta oggi il Corriere della sera, sarà dunque la Cassazione a decidere il 19 novembre quale debba essere l’autorità giudiziaria competente a vagliare la fotografia proposta dal pubblico ministero e dai carabinieri: "paghe da fame, lavoro notturno e festivo, luoghi fatiscenti dove si lavora e si mangia e si dorme", macchinari privi di sistemi di sicurezza per aumentare la produttività concretizzano “condizioni di lavoro ottocentesche” in cui "due mondi solo apparentemente distanti, quello del lusso da una parte e quello di laboratori cinesi dall’altra, entrano in connessione per un unico obiettivo: abbattimento dei costi e massimizzazione dei profitti attraverso elusione di norme penali giuslavoristiche" che "di fatto favoriscono, seppur colposamente, l’impiego di lavoro nero o irregolare, l’omissione retributiva e contributiva, lo sfruttamento di manodopera".
Intanto Tod’s, secondo quanto riportato dal quotidiano di via Solferino, conferma di aver ricevuto la notifica dell’udienza, spiega di non avere altre informazioni sul merito delle contestazioni, ma aggiunge di operare sempre nel rispetto delle leggi sul lavoro, assicura di fare controlli costanti sui fornitori, e rimarca che costoro firmano con la società accordi con i quali si impegnano a far rispettare le condizioni di lavoro previste dai contratti nazionali. FashionUnited ha contatto l'azienda per un commento.
Il ruolo di Tod's nelle inchieste sul caporalato e lo sfruttamento negli opifici cinesi nella moda italiana era già emerso a luglio 2025, nell'indagine che aveva portato al commissariamento di Loro Piana.
Attualmente, Tod's spa non risulta indagata, ma l'azienda risponde di mancato controllo sulla filiera produttiva.
Il 27 settembre, in occasione della fashion week milanese, Tod’s ha vinto il Sustainable fashion award 2025, organizzato dalla Camera nazionale della moda italiana, nella categoria Craft and artisanship, per il suo innovativo progetto Tod’s Passport, un passaporto digitale del prodotto creato per i due prodotti simbolo del marchio: la Di Bag e il Gommino.
"Questo progetto, realizzato con il supporto di Aura Blockchain Consortium e Temera, testimonia l’impegno di Tod’s verso la sostenibilità. È stato sviluppato per assicurare la tracciabilità, l’autenticità e la trasparenza lungo l’intero processo produttivo, offrendo al contempo un’esperienza più completa e consapevole al cliente", si legge in una nota della società marchigiana. Una dichiarazione che appare in netto contrasto con quanto affermato dal pubblico ministero.