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La storia e la filosofia che ha portato al successo Brunello Cucinelli

Scritto da Isabella Naef

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Moda

Chi è Brunello Cucinelli e come si è formato uno degli imprenditori più illuminati della moda, conosciuto in tutto il mondo, invitato a tutti i convegni più importanti dove si parli di lusso e moda? Qual è il segreto del successo di Brunello Cucinelli, fondatore di un'azienda che conta 2.024 dipendenti e che ha chiuso il 2019 con un utile pari a 57,2 milioni di euro? "La moderazione", rispondeva a FashionUnited, l'imprenditore umbro quattro anno fa e le sue parole si sarebbero rivelate profetiche alla luce di quello che è accaduto quest'anno. "Fare budget moderati, puntare a una crescita costante e moderata, motivare le persone, riutilizzare le cose", spiegava Cucinelli, sono le chiavi che consentono all'uomo, all'imprenditore di oggi, di crescere sul mercato e di convivere con una crisi del consumismo in atto da tempo. "E' da tre anni che dico che c'è una crisi del consumismo, bisogna riutilizzare le cose, ristabilire un legame con la terra", aveva detto, a FashionUnited, l'imprenditore, aggiungendo che proprio il legame con la sua terra, l'Umbria, e con i suoi dipendenti ha consentito all'azienda di crescere e di prosperare. Insomma, da anni i libri dei più grandi pensatori e filosofi sembrano essere importanti quanto i bilanci per Cucinelli.

Già da molti anni Cucinelli aveva capito che c'era una crisi dei consumi e che bisognava ristabilire un legame con la terra

In un mondo e in un'industria come quella della moda che sta tentando di metabolizzare la pandemia da Covid-19 e sta cercando di superare la crisi dovuta alla chiusura forzata dei negozi e al fermo della produzione, le parole di Cucinelli si rivelano profetiche e testimoniano la grandezza di un imprenditore che, come si legge nei manuali, per avere successo deve possedere una visione e una capacità di guardare lontano, molto lontano.

Brunello Cucinelli: "so che ci sarà una nuova crescita economica, so che l’entusiasmo prenderà i nostri cuori"

Adesso Cucinelli parla di un tempo nuovo, quello post pandemia, appunto."Il sorgere di un tempo nuovo è già iniziato dalle ombre di una notte dolorosa; questo tempo nuovo, stimati amici, io lo vedo come pieno di opportunità favolose, come portatore di linfa nuova, come creatore di idee, tutto intorno a una rinnovata voglia di vivere. So che ci sarà una nuova crescita economica, so che l’entusiasmo prenderà i nostri cuori. Ma alla fine saremo diversi; anche noi, come il tempo, saremo in qualche maniera nuovi. Qualcosa di trasformato ci farà vedere le cose e la vita in una dimensione diversa, bellissima, incantata", scrive l'imprenditore ai primi di aprile.

Dal punto di vista delle tendenze della moda Cucinelli prevede che dopo un periodo così particolare come quello della pandemia ci abbiglieremo in un modo "che definiremmo quasi senza tempo, con capi che potremmo immaginare di indossare per anni, verso un gusto chic in linea con l’identità della nostra proposta di collezione".

A fine dicembre 2019 lo stilista è stato inserito nella classifica di Gq Uk tra i businessman meglio vestiti ed è stato definito come l'uomo al quale si rivolgono i miliardari 'tecnologici' quando hanno bisogno di capire come vestirsi bene". Cucinelli si è guadagnato il terzo posto nella classifica degli uomini d'affari meglio vestiti del 2020, il primo nella classifica è il rapper Jay-Z seguito da Jeff Bezos, fondatore di Amazon. Al quarto posto figura il ceo di Christian Dior, Pietro Beccari,e al quinto Tom Ford.

Brunello Cucinelli nasce nel 1953 a Castel Rigone, piccolo borgo del XV secolo in provincia di Perugia, da una famiglia contadina

Ma come comincia la storia di questo uomo che talvolta parla come un monaco benedettino e che ha contribuito a far conoscere e apprezzare il made in Italy ovunque e che con la sua filosofia di vita e d'azienda è "studiato" da docenti universitari e giovani manager?

Cucinelli è diplomato geometra, si iscrive alla facoltà di ingegneria, ma interrompe gli studi

Come racconta lui stesso attraverso il web, Brunello Cucinelli nasce nel 1953 a Castel Rigone, piccolo borgo del XV secolo in provincia di Perugia, da una famiglia contadina. Diplomato geometra, si iscrive alla facoltà di ingegneria, ma interrompe gli studi. Nel 1978 fonda una piccola impresa e stupisce il mercato con l’idea di colorare il cashmere. Fin da ragazzo, testimone delle sofferte vicende lavorative del padre e attento osservatore del mondo, sviluppa il sogno di un lavoro rispettoso della “dignità morale ed economica dell’uomo”.

"Questo aspetto è cruciale per comprendere la sua personalità e il successo della sua impresa, che Brunello non vede soltanto come produttrice di ricchezza, ma come ambito di azione per sviluppare e incrementare il sogno di un capitalismo che valorizzi l’uomo. La conoscenza dei grandi uomini del passato alimenta i suoi sogni e i suoi ideali, ma il suo sguardo è costantemente rivolto al futuro lontano, e ogni sua azione, ogni sua opera è pensata per durare nei secoli", spiega il web site dell'azienda.

Nl 1982, dopo il matrimonio con Federica Benda, dalla quale ha due figlie, Camilla e Carolina, Cucinelli si trasferisce a Solomeo, che diventa l’oggetto dei suoi sogni e il grande laboratorio dei successi di imprenditore e di umanista. Nel 1985 acquista il Castello diroccato del XIV Secolo del borgo e ne fa la sede dell’azienda; nel 2000, dovendo adeguare le strutture produttive alle crescenti richieste del mercato, acquista e riadatta un opificio già esistente ai piedi del borgo di Solomeo, evitando di costruirne di nuovi.

La nuova costruzione del Foro delle Arti, con l’annessa Biblioteca neoumanistica Aureliana, il ginnasio, l’anfiteatro e il teatro, divengono il luogo deputato della cultura e dell’arte. Nasce in questo periodo la volontà, concretizzata nel 2012, di presentare l’impresa alla Borsa di Milano. "Anche qui non si trattò solo dell’aspetto finanziario, perché Brunello vide nella più larga partecipazione alla sua attività d’imprenditore la possibilità di diffondere estesamente gli ideali di un capitalismo nuovo, un “Capitalismo Umanistico”, si legge su sito dell'azienda.

Dall’esperienza del Foro delle Arti, costruito da maestri artigiani umbri e ispirandosi a William Morris e John Ruskin, nasce l’idea della “Scuola di Solomeo di Arti e Mestieri”, che vede la luce nel 2013. "Lo sguardo al futuro di Brunello vuole che la memoria di un fattore umanistico importante come l’artigianato debba essere conservato e tramandato, e la scuola è il laboratorio dove quest’aspirazione si trasforma in realtà", spiega l'imprenditore.

Nel 2014, ad opera della Fondazione Brunello e Federica Cucinelli, viene presentato il Progetto per la Bellezza, con cui si realizzano tre parchi nella valle ai piedi del borgo di Solomeo (Parco agrario, Parco dell’oratorio laico e Parco dell’industria. Negli anni Brunello Cucinelli ha ricevuto molti riconoscimenti nazionali e internazionali per il suo “Capitalismo umanistico. Tra questi lui ama citare la nomina a Cavaliere del Lavoro, consegnatagli dal Presidente della Repubblica, la Laurea ad honorem in Filosofia ed etica delle relazioni umane, con cui l’Università degli Studi di Perugia gli ha voluto rendere omaggio e il Global economy prize, ricevuto dal Kiel Institute for the World economy con l'attestato di aver saputo “impersonare perfettamente la figura del Mercante Onorevole ”, e la nomina a Cavaliere di Gran Croce al merito della Repubblica Italiana.

"Credo in un’impresa umanistica: un’impresa che risponda nella forma più nobile a tutte le regole di etica che l’uomo ha definito nel corso dei secoli. Sogno una forma di capitalismo umanistico contemporaneo con forti radici antiche, dove il profitto si consegua senza danno o offesa per alcuno, e parte dello stesso si utilizzi per ogni iniziativa in grado di migliorare concretamente la condizione della vita umana: servizi, scuole, luoghi di culto e recupero dei beni culturali": questo è il suo credo.

Foto: Brunello Cucinelli, dall'ufficio stampa

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