La suola rossa sempre al centro di azioni legali o polemiche tra le griffe

Il 17 febbraio Donald Trump ha presentato un'edizione limitata di mille paia di sneaker chiamate "Never surrender high-tops" messe in vendita per 399 dollari, che sono andate sold out nel giro di poche ore.

Le calzature, dorate e con dettagli di bandiera americana e di lettera “T”, presentano anche una suola di colore rosso, colore scelto probabilmente perché è il colore dei conservatori e delle cravatte predilette da Trump. Ma il colore rosso contraddistingue anche le suole delle iconiche scarpe di Louboutin.

Subito dopo l’annuncio della vendita delle "Never surrender high-tops" si è scatenato il popolo dei social media, con commenti sulla somiglianza tra le suole rosse delle scarpe di Trump e quelle di Christian Louboutin, con supposizioni e domande sulle eventuali reazioni da parte della maison francese, e con una parte della tifoseria che auspicava azioni legali contro il tycoon.

Né la maison Louboutin né la Trump Organization hanno rilasciato dichiarazioni

Le suole rosse di Louboutin hanno ottenuto la registrazione come marchio in diversi Paesi, e la maison Louboutin ha investito ampie risorse per la tutela del suo iconico marchio. Ma vi sarebbe ora l’interesse e la possibilità di vincere un’azione legale contro Trump?

Il marchio statunitense N. 3,361,597, con un uso rivendicato risalente al 1992, consiste in “una suola laccata rossa su calzature, che contrasta con il colore della parte adiacente (superiore) della scarpa”, ed è registrato dal 2008 per “women's high fashion designer footwear”. Ha resistito a una lunga battaglia legale condotta da Yves Saint Laurent, a seguito della quale la Corte d’appello statunitense ne ha confermato la validità, ma solo in quanto applicato a scarpe da donna con tomaia in contrasto.

Sebbene la maison Louboutin commercializzi anche delle sneaker con suola rossa, il suo marchio è registrato, e noto, per sole scarpe da donna dal tacco alto. Difficile che la tutela possa essere considerata estesa a delle scarpe sportive.

Non è neanche un caso di trade-dress, perché è difficile ravvisarvi un rischio di confusione. Certo, c’è da considerare il rischio di dilution per il marchio di Louboutin, poiché l’uso della suola rossa da parte di Trump potrebbe inficiarne l’unicità. Ma le "Never surrender high-tops" non costituiscono certo l’unico caso di sneaker con suola rossa a contrasto. Solo che in questo caso è stato sollevato un putiferio nel web.

Né la maison Louboutin né la Trump Organization hanno rilasciato dichiarazioni, e sino a oggi non si ha notizia di azioni legali. Probabilmente una controversia nuocerebbe a entrambe le parti. Attaccare Trump negli Stati Uniti potrebbe infatti far perdere alla Louboutin una parte del pubblico statunitense, nel quale è inclusa anche una nota estimatrice delle sue scarpe: Melania Trump.

Una prima considerazione: è ben probabile che, se non vi fosse stata la sollevazione del web, la suola rossa delle "Never surrender high-tops" sarebbe passata inosservata. Questo dimostra quanto occorra stare attenti a non entrare in conflitto con diritti di terzi, per evitare danni di immagine.

La seconda considerazione: a volte è necessaria cautela nelle reazioni, per non incorrere in critiche per eccessiva litigiosità, e per evitare di alienarsi una parte del pubblico. Al tempo dei social network studiare attentamente le proprie azioni è d’obbligo!

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