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Lavorare nella moda: sartoria e modelleria offrono opportunità e stipendi interessanti

Scritto da Isabella Naef

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Moda
Cieffe academy Credits: Courtesy of Cieffe

Sartoria, modelleria e ricerca: l'industria della moda punta su professionalità da inserire in questi ambiti. "Il focus principale è costituito dalla sartoria che necessita di mani sapienti. La formazione deve essere di altissimo livello poichè questo tipo di professionalità deve saper realizzare un capo dall'inizio alla fine", racconta a FashionUnited, Marco Panzeri, ceo di Cieffe, azienda partner dei principali brand mondiali del lusso nella confezione di capi prêt-à-porter di alta gamma. La società, che oggi impiega 180 persone, ha deciso di consolidare l’esperienza della sua academy interna, giunta al secondo anno. L'iniziativa è stata realizzata per introdurre al mondo del lavoro giovani di talento desiderosi di apprendere le competenze e i valori del saper fare manifatturiero italiano.

Le première possono aspirare a uno stipendio annuo che supera i 100mila euro

Il progetto di formazione vede 200 studenti coinvolti nell’anno scolastico 2024-2025 e nuove borse di studio training on the job. Il progetto prevede la collaborazione con il Centro formativo provinciale Zanardelli, Gruppo Foppa e Laba-Accademia di belle arti (Brescia), Istituto d'istruzione superiore Antonio Stradivari (Cremona), Zea-Zanardelli Education academies di Brescia, Ied e Naba di Milano.

Marco Panzeri, ceo di Cieffe Credits: Courtesy of Cieffe

FashionUnited ha chiesto a Marco Panzeri, ceo dell' azienda con sede a Soncino, in provincia di Cremona, quali sono le professionalità che hanno maggiori chance nel comparto della moda, presso aziende come Cieffe, e a quali stipendi possono aspirare. Sartoria e modelleria, ovvero l'area dedicata a realizzare il prototipo, sembrano le divisioni d'azienda che offrono maggiori opportunità.

Le première, ovvero le sarte che dirigono il lavoro in una sartoria, possono aspirare a uno stipendio annuo che supera i 100mila euro. "Fino a oggi gli stilisti hanno fatto la storia del marchio, ma non credo che in futuro il designer avrà la medesima centralità", spiega Panzeri. Insomma, le professionalità che saranno in grado di realizzare quello che vuole il designer saranno sempre più apprezzate, anche perchè il marchio conta di più dello stilista. "Devono sapere maneggiare il tessuto, fare la plissettatura, il ricamo", dice il ceo di Cieffe. La tendenza a giri di poltrone sempre più vorticosi e frequenti alla direzione creativa delle griffe, testimonia la centralità delle maestranze rispetto a quella dei designer.

Un'altra area che risulta essere interessante per i giovani talenti in cerca di un'occupazione in seno alle imprese che popolano il fashion system, è legata alla ricerca sui materiali, sulle lavorazioni e anche in tema di sostenibilità.

I dati relativi alle assunzioni a gennaio in Italia

Stando alle evidenze del Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e ministero del Lavoro e delle politiche sociali, grazie al Programma nazionale Giovani, donne e lavoro cofinanziato dall’Unione europea, che elabora le previsioni occupazionali di gennaio, ammontano a oltre 497mila i lavoratori ricercati dalle imprese a gennaio e circa 1,4 milioni per il primo trimestre dell’anno. A guidare la domanda di lavoro sono le imprese turistiche che programmano nel mese +16mila assunzioni rispetto a gennaio 2024 (pari a circa 67mila entrate), seguite dal commercio con +2mila unità (con oltre 77mila entrate). In flessione, invece, le previsioni dell’industria manifatturiera e dei servizi alle imprese (entrambi -12mila unità).

A gennaio l’industria complessivamente ha in programma 161mila assunzioni (-6,4% su base annua) 109mila delle quali nelle industrie manifatturiere e nelle public utilities (-9,7%), mentre le altre 52mila riguardano il settore delle costruzioni (+1,4%). I servizi nel complesso prevedono di assumere 336mila lavoratori, pressoché stabili su base annua.

A gennaio il mismatch tra domanda e offerta di lavoro interessa 246mila assunzioni delle 497mila programmate (49,4%) soprattutto a causa della mancanza di candidati (32%).

Difficili da reperire gli operai addetti a macchinari dell'industria tessile e delle confezioni

Dal borsino delle professioni sono difficili da reperire sul mercato, nel gruppo delle professioni intellettuali e scientifiche, gli analisti e specialisti nella progettazione di applicazioni (62,1%) e gli ingegneri (58,5%), mentre tra le professioni tecniche si segnalano i tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi (67%) e i tecnici della salute (66,3%).

Gli operai specializzati nell’installazione e manutenzione di attrezzature elettriche/elettroniche (75,5%) e i fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica (74,5%) sono le professioni con la più elevata difficoltà di reperimento tra gli operai specializzati, mentre per i conduttori si contraddistinguono gli operai addetti a macchinari dell'industria tessile e delle confezioni (67,9%) e gli operai addetti alle macchine automatiche e semiautomatiche per lavorazioni metalliche (65,6%).

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