Lavoro: quasi 1,5 milioni di assunzioni entro settembre

Sono oltre 585mila le assunzioni (a tempo determinato superiori a un mese o a tempo indeterminato) programmate dalle imprese a luglio e arrivano a poco meno di 1,5 milioni nell’intero trimestre luglio-settembre. Questi alcuni dei dati emersi dal Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, che elabora le previsioni occupazionali di luglio.

L imprese manifatturiere hanno in programma 247mila assunzioni nel trimestre luglio-settembre

"Le previsioni complessive evidenziano un andamento positivo sia rispetto al mese di luglio 2022 (+80mila assunzioni). sia sul trimestre luglio-settembre 2022 (+197mila). Ancora in aumento la difficoltà di reperimento che riguarda il 47,9 per cento delle assunzioni previste, circa 8 punti in più rispetto a luglio 2022", si legge in una nota del Bollettino del Sistema informativo Excelsior.

Sotto il profilo settoriale l’industria, nel suo complesso, prevede a luglio circa 150mila assunzioni (+19 mila rispetto a luglio 2022) e oltre 400mila nel trimestre luglio-settembre (+56mila rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), grazie soprattutto alle entrate programmate dal comparto delle costruzioni (57mila nel mese e 158mila nel trimestre). Le imprese manifatturiere, invece, hanno in programma 92mila entrate a luglio che salgono a 247mila nell’intero trimestre luglio-settembre. I servizi prevedono a luglio 436mila assunzioni (+61mila rispetto a un anno fa) e oltre 1 milione nel trimestre (+141mila sul 2022). Tra i servizi il flusso di assunzioni più consistente riguarda evidentemente la filiera turistica con 170mila contratti da attivare, seguono commercio (78mila) e servizi alle persone (60mila).

L’area aziendale che presenta le maggiori difficoltà di reperimento è quella “installazione e manutenzione” (63,3 per cento), seguita da quella della “progettazione, ricerca e sviluppo” (61,6 per cento) e dall’area “sistemi informativi” (55,3 per cento).

Più in dettaglio il Borsino Excelsior per il gruppo delle professioni intellettuali, scientifiche e ad elevata specializzazione segnala difficoltà elevate per gli ingegneri e per gli analisti e specialisti nella progettazione di applicazioni.

Per le professioni qualificate nelle attività commerciali e dei servizi si evidenziano difficoltà di reperimento importanti per le professioni specializzate nei servizi sanitari e sociali (57,8 per cento) come per quelle degli operatori della cura estetica (56,3 per cento).

A livello territoriale sono le imprese del Nord Est a incontrare le maggiori difficoltà di reperimento (53,7 per cento), seguite da quelle del Nord Ovest (48,9 per cento), Centro (45,9 per cento) e Sud e Isole (43,8 per cento).

Foto: Pexels, Tima Miroshnichenko