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Le competenze digitali sono un driver per l’occupazione degli under 30

Scritto da Isabella Naef

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Alle competenze tecnico-specialistiche informatiche, di gestione innovativa 4.0 e di comunicazione digital si vanno affiancando sempre più le soft skill, ovvero le competenze organizzative, sociali e relazionali e comunicative. L’integrazione, o più correttamente l’ibridazione, tra le competenze digitali e le competenze trasversali è un tema di importanza strategica e di stretta attualità che riguarda le professioni e i settori di attività economica e, soprattutto le aziende della moda, alle prese con importanti strategie retail che integrano online e offline.

Come mette in evidenzia il volume 2019 sulle “competenze digitali” la panoramica sul digitale e sul relativo mondo del lavoro in Italia si presenta con molte sfaccettature ed è in evoluzione. Lo studio è stato pubblicato dal Sistema Informativo Excelsior che, realizzato da Unioncamere e dall’Anpal (Agenzia nazionale politiche attive lavoro) si colloca dal 1997 tra le maggiori fonti disponibili in Italia sui temi del mercato del lavoro e della formazione e è inserito tra le indagini ufficiali con obbligo di risposta previste dal Programma statistico nazionale.

Le e imprese sono alla ricerca di un mix di skill composto da competenze digitali di base e da quelle matematiche e informatiche

La pubblicazione evidenzia gli investimenti in trasformazione digitale delle imprese italiane, le competenze digitali richieste dal mondo delle imprese, il processo dei cambiamenti digitali nel sistema delle professioni, sui titoli di studio richiesti dal mondo del lavoro, e conclude con una panoramica sui giovani e le eskill.

Inoltre, come mette in evidenza il volume, le competenze digitali possono rappresentare un driver fondamentale per l’occupazione delle fasce d’età under 30. La domanda di nuovi occupati al di sotto dei 30 anni è costante per tutte le tipologie di competenze digitali analizzate, infatti i valori sono in un range tra il 26,7 e il 28 per cento di giovani under 30 all’interno dell’insieme delle entrate programmate nel 2019 al quale sono richieste competenze digitali.

In tema di digital skill, lo studio evidenzia che i programmi occupazionali monitorati dal Sistema Informativo Excelsior evidenziano differenti fabbisogni di competenze, o più correttamente di digital skill set, in funzione del grado di digitalizzazione dell’impresa e, più in generale, dello stato di adozione delle nuove tecnologie, dei nuovi modelli organizzativi e di business.

Accanto a imprese che richiedono competenze per il digitale con un elevato grado di importanza, altre, pur ritenendole necessarie, le attribuiscono un grado di importanza minore. A parità di importanza attribuita, inoltre, vi sono imprese che esprimono un fabbisogno integrato di più competenze per il digitale, ossia un eskill mix in cui due o più competenze si combinano fra di loro, mentre altre appaiono ancora concentrate su un’unica competenza.

Diversi sono i posizionamenti delle imprese nel percorso verso la digitalizzazione e molteplici sono le strategie adottate dalle imprese per affrontare la trasformazione in atto. Il ricco patrimonio informativo raccolto negli anni dal Sistema Excelsior consente di cogliere e analizzare le evoluzioni in atto nella domanda di competenze delle imprese, con particolare attenzione agli eskill mix che verso cui le imprese si vanno orientando.

L’analisi evidenzia che sono le competenze digitali di base a essere maggiormente ricercate dalle imprese attribuendo loro un elevato grado importanza nella selezione delle risorse umane. Sono richieste a 1.019mila profili (pari al 22 per cento del totale entrate programma per il 2019), seguite dalle competenze matematico informatiche (richieste a 779mila profili, pari al 17 per cento del totale) e dalle competenze legate al 4.0 (richiesta a 528mila profili, pari al 11 per cento del totale entrate).

Inoltre, nel 2019, su un totale di entrate programmate che supera i 4,6 milioni, sono oltre 1,4 milioni i profili professionali a cui le imprese hanno richiesto con elevato grado di importanza almeno una delle tre competenze digitali. Vale a dire che per 3 profili sui 10 programmati in ingresso dalle imprese è ritenuto strategico il possesso di almeno uno dei tre e-skill rilevati dall’indagine Excelsior (30,4 per cento del totale entrate programmate) per meglio affrontare i cambiamenti in atto.

Parallelamente alla crescente digitalizzazione che sta investendo l'Italia, si insinua e si diffonde nelle imprese l’esigenza di un mix sempre più articolato di competenze digitali in grado di affrontare e governare il cambiamento. A seconda dei programmi aziendali di sviluppo e degli investimenti realizzati per raccogliere le opportunità connesse alle evoluzioni in atto, le imprese esprimono un determinato fabbisogno di più competenze digitali fra loro integrate.

Il Sistema Informativo Excelsior rileva come, al momento, le imprese siano prevalentemente alla ricerca di un mix di skill composto da competenze digitali di base e da quelle matematiche e informatiche (richiesto a circa 270mila dei profili professionali ricercati) a cui si aggiunge un mix che affianca a queste due skill, le competenze legate al 4.0.

Foto: Pexels

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