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Le novità sui disegni e modelli comunitari

Scritto da Guest Contributor

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Foto: Credit Pexels, Vojtech Okenka

Nel 2023 i disegni e modelli comunitari registrati hanno compiuto 20 anni. Era infatti il 2003 quando una calcolatrice Casio otteneva la registrazione come primo modello comunitario. Da allora sono stati registrati presso l'Euipo circa 1,6 milioni di disegni e modelli comunitari.

La legislazione necessitava quindi di modifiche per affrontare le sfide poste dal mondo digitale, per una semplificazione della procedura, e per rendere il sistema più accessibile ed efficiente.

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Il 10 novembre 2020 ha preso quindi il via un iter che ha portato, il 5 dicembre 2023, a un accordo provvisorio tra il Consiglio e il Parlamento dell'Unione europea per la revisione del Regolamento sui disegni e modelli comunitari e della Direttiva sulla protezione giuridica dei disegni e modelli. L’accordo dovrà ora essere approvato e adottato formalmente da Consiglio e Parlamento, e si prevede che la nuova legge entrerà in vigore nel 2024. Le parole chiave che hanno ispirato le modifiche legislative sono “Easier, Cheaper, Faster”.

Si prevede che la la nuova legge entrerà in vigore nel 2024

I disegni e modelli comunitari registrati diverranno “Disegni e Modelli dell’Unione europea” e potranno essere contraddistinti dalla lettera D all’interno di un cerchio, in maniera simile alla R cerchiata dei marchi registrati.

Potrà costituire un modello non solo l’aspetto di un prodotto o parte di un prodotto, ma anche un “movimento, transizione o qualsiasi altro tipo di animazione”. Sarà tutelabile qualsiasi articolo industriale o artigianale diverso dai programmi per computer, indipendentemente dal fatto che sia incorporato in un oggetto fisico o si materializzi in una forma non fisica. Saranno tutelabili anche le interfacce grafiche utente, i loghi e design animati, i set di articoli e i layout di negozi.

La semplificazione della procedura di deposito farà cadere alcuni vincoli sulla rappresentazione, per cui sarà possibile inviare anche file video e rappresentazioni digitali 3D, cosa utile quando si tratti di disegni e modelli complessi, dinamici o con parti mobili.

Potranno essere tutelati attraverso un unico modello o disegno multiplo anche prodotti non appartenenti alla medesima classe della classificazione di Locarno, per cui sarà possibile, per esempio, richiedere con un unico deposito la protezione sia capi di abbigliamento che del loro packaging.

È prevista la tutela contro copie realizzate attraverso la stampa 3D, ed è vietata la registrazione come design di privati del patrimonio culturale, intendendo come tale la definizione di “patrimonio culturale” dell'Unesco. La riforma non chiarisce se i modelli e disegni creati dall’intelligenza artificiale possano essere protetti come modelli e disegni registrati o e/o chi ne sarebbe il titolare. I diritti sul design Ue potranno essere fatti valere anche nei confronti di merci contraffatte in transito nella Ue.

La Direttiva punta a una maggiore armonizzazione delle legislazioni degli Stati membri, per offrire maggiore prevedibilità e certezza giuridica agli operatori del mercato.

Gli Stati membri dovranno pertanto aggiornare le proprie regole sui requisiti e sulla rappresentazione dei disegni e modelli, in modo che corrispondano a quelle per il design Ue, e vi dovrà essere convergenza di pratiche e strumenti in relazione all'esame, alla registrazione e all'invalidazione dei disegni e modelli. L’Italia è il Paese Ue con il maggior numero di imprese attive nell’ambito del design. Designer, stilisti e imprese del settore trarranno sicuramente giovamento da queste future modifiche legislative.

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L'autore
Questo articolo è stato scritto per FashionUnited da Rosalba Palmas di Palmas IP.

Scritto da Guest Contributor

direttiva design
disegni modelli dell’unione europea
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