L'Italia intreccia i destini di Gabrielle Chanel e di Matthieu Blazy
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L'Italia ha portato bene a Matthieu Blazy, classe 1984, nuovo direttore creativo della maison Chanel, ma anche a Gabrielle Chanel, fondatrice del marchio parigino e prima guida creativa dello stesso. Il primo premio "made in Italy" del talentuoso designer, dal 2021 alla direzione creativa del marchio italiano Bottega Veneta, gli fu consegnato nel 2006, a Trieste, in occasione del contest Its. Si trattava del Maria Luisa Award (assegnato da Maria Luisa Poumaillou, buyer francese nota per la sua boutique parigina chiamata “Maria Luisa”). Il giovane Blazy, allora 22enne, aveva deciso di partecipare al concorso Its, acronimo di International talent support, contest fondato da Barbara Franchin, che è giunto alla 22esima edizione in programma a marzo, a Trieste. A Trieste, nel 2006, Blazy incontrò anche Raf Simons (ora in forze da Prada) che poi lo chiamò a lavorare presso il suo marchio.
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Già diciotto anni fa il talento dello stilista era evidente e il premio italiano di allora ne è una testimonianza. Ma l'Italia è un Paese che ha accolto e stimolato anche la creatività e l'estetica di Gabrielle Chanel, amante soprattutto dell'arte italiana e di Venezia.
Nel 1920 Gabrielle Chanel inizia a conoscere e ad apprezzare Venezia
Risalgono al 1920 le sue foto sulla spiaggia del Lido di Venezia in pantaloni larghi e marinière, con i capelli corti al vento. Gabrielle Chanel, nata nel 1883 nella città francese di Saumur, scoprì i tesori veneziani sotto l’ala protettrice della coppia José-Maria e Misia Sert.
L’amicizia con grandi artisti: da Sergej Diaghilev, direttore artistico di spettacoli di danza, al coreografo e ballerino Serge Lifar, lo scambio creativo a 360 gradi, la bellezza della città lagunare e dei suoi scorci, influirono fortemente sul pensiero creativo di questa donna eccezionale.
Il jersey, la marinière, il tailleur, la giacca in tweed, il twin-set in maglia, il tubino nero, la scarpa bicolore, la borsa a tracolla in pelle trapuntata, le collane di perle, in tutto quel che realizzava Coco Chanel c'era sempre un po' di arte respirata nelle calli veneziane, un po' di sport, un po' di sole del Lido, il rigore creativo e il cinema, anche italiano. Tant'è che, nel 1936, Gabrielle Chanel presentò il giovane Luchino Visconti al regista Jean Renoir che, fiutando il potenziale del giovane aristocratico italiano appassionato di cinema, lo assunse come assistente alla regia.
Blazy condivide con Gabrielle Chanel l'amore per l'arte così come l'affetto per i cani
Questa miscela esplosiva fu capace di rivoluzionare il mondo della moda e i suoi codici e di creare lo stile Chanel. Un patrimonio e una responsabilità enorme che ora è sulle spalle di questo stilista, il quarto direttore creativo della maison. Gabrielle Chanel è morta nel 1971, nel 1983 Karl Lagerfeld ha preso le redini creative della maison. Alla sua morte, nel 2019, è subentrata Virginie Viard che ha assunto la direzione creativa fino al giugno 2024.
Con sede a Parigi, lo stilista franco-belga Matthieu Blazy sarà responsabile delle collezioni haute couture, prêt-à-porter e accessori. Entrerà ufficialmente a far parte dell'azienda nel 2025.
"Sono lieto di dare il benvenuto a Matthieu Blazy”, ha detto Bruno Pavlovsky, presidente delle attività moda e dei métiers d’art di Chanel qualche giorno fa, in un comunicato stampa. "Sono convinto che sarà in grado di giocare con i codici e l'eredità della maison attraverso un dialogo continuo con lo studio, i nostri atelier e le nostre maisons d'art. La sua personalità audace, il suo approccio innovativo e potente alla creazione, così come il suo attaccamento all'artigianato e alla bellezza dei materiali, porteranno Chanel in nuove ed entusiasmanti direzioni”.
L'amore per l'arte è sicuramente una passione, una affinità elettiva che Blazy condivide con Gabrielle Chanel, così come l'affetto per i cani. Sull'account Instagram di Blazy, il suo cane John John viene fotografato con grande frequenza, alla stessa stregua di quanto accadeva a Gigot, il cane di Coco Chanel.
Il coraggio pare essere un altro tratto distintivo del primo e del quarto direttore creativo di Chanel, tant'è che Blazy si dichiara “impaziente di incontrare tutti i team e di scrivere insieme questo nuovo capitolo”.
L'impronta scelta dal nuovo designer artistico della maison catalizzerà tutta l'attenzione degli addetti ai lavori e dei clienti del marchio. La sua prima sfilata sarà uno dei momenti più attesi della moda femminile di Parigi dedicata alla stagione autunno inverno 2025-2026 e che si svolgerà dal 3 all'11 marzo. La scelta di un talento come Blazy potrebbe indicare il desiderio di cambiamento del marchio di moda francese dopo che Viard ha continuato fedelmente a seguire la linea di Lagerfeld, anche se a volte mancava della sua immaginazione e fantasia, il che, a sua volta, ha portato a un'accoglienza tiepida della maggior parte delle sue proposte. Adesso potrebbe essere arrivato il momento di lasciarsi alle spalle l'idea della moda di Karl Lagerfeld e di ciò che la sua Chanel è sempre stata. Fra qualche settimana sarà possibile toccare con mano la nuova collezione e si vedrà se è effettivamente così.