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Made in 55: sfilano gli studenti di Fashion design dell’Accademia di Brera

Scritto da Isabella Naef

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Moda
Sfilata Made in 55, Nicola Fortunato Credits: Accademia di Brera Photo credit: Visual Crew Agency

In piena design week, Milano è stata teatro anche di una sfilata degli studenti del corso di Fashion design dell'Accademia di Brera che, con gli studenti della scuola di Nuove Tecnologie dell'arte, che hanno contribuito a realizzare contenuti audio e video per accompagnare l’evento, venerdì 11 aprile hanno presentato le loro creazioni negli spazi dell’Accademia di Brera.

Nel dettaglio, senza vincoli tematici, ogni designer della Scuola di Fashion design dell’Accademia di Brera, di cui è coordinatrice Francesca Liberatore, nonchè titolare della cattedra di Fashion design, ha dato vita a outfit unici, autentici, specchio della propria identità e del proprio percorso di ricerca. Un inno all’individualità e all’espressione personale, in cui i tessuti, i tagli e le silhouette si sono mossi come frammenti in un disegno perfetto. Il momento più evocativo è arrivato nel finale: uno dopo l’altro, ogni outfit è stato avvolto in un lenzuolo bianco. Poi, con un semplice tratto di penna, ogni designer ha firmato un lavoro, trasformando quel tessuto in un simbolo creativo.

Gli studenti che hanno realizzato gli outfit che hanno sfilato in occasione di Made in 55 sono Patrizia M. Coppola che, nei suoi outfit, si è ispirata al cambiamento nelle forme e nei valori a favore della fluidità intesa come perdita di rigidità; Nicola Fortunato, le cui creazioni rappresentano un riadattamento personale e contemporaneo del film La Maschera di Ferro, fatto di contrasti sia visivi che materiali.

E ancora: Dorrin Attarpour che ha eseguito un racconto intrecciato nel tessuto, che esplora la fragile tensione tra presenza e assenza, dove le silhouette si distorcono e si disfano; Mahya Khazaee, i cui capi sono una riflessione sul concetto di pregiudizio e prendono forma attraverso tessuti a contrasto, layering e costruzioni sartoriali strutturate e Maddalena Maisto, le cui creazioni nascono da una riflessione sulle relazioni interpersonali nel contesto contemporaneo, dove spesso si dimentica la bellezza e la potenza della vulnerabilità in un mondo che corre veloce.

Sfilata Made in 55, Dorrin Attarpour Credits: Accademia di Brera Photo credit: Visual Crew Agency

Gli altri studenti sono Sergio Bao, con un progetto che prende ispirazione dai viaggi che ha fatto in oltre sessanta paesi, incontrando diversi popoli nomadi; Assal Taheri, la cui collezione è un invito a vivere la modernità senza perdere le proprie radici, una vera fusione, non solo culturale, ma anche emotiva e sensoriale; Chenwei Tang, la cui ispirazione per questa serie è venuta in una mattina piovosa, quando ha scoperto ombrelli e impermeabili abbandonati per strada e si è trasformata nel racconto di storie e le emozioni nascoste sotto la superficie, in equilibrio tra eleganza e mistero.

Infine, Wenyan Xu che ha realizzato un tributo alla forza e alla contraddizione della donna moderna, che indossa capi senza tempo abbinati a pezzi futuristici; Zhitao Shi, la cui ispirazione viene da un bicchiere d'acqua, che rappresenta la fiducia ed evolve poi verso l’illusione ottica e Huo Binglin, per il quale l’abbigliamento è una forma d’arte, tra libertà espressiva e tensione alla costrizione.

Sfilata Made in 55, Assal Taheri Credits: Accademia di Brera, Photo credit: Visual Crew Agency
Accademia di Brera
Francesca Liberatore
Nicola Fortunato
Sergio Bao