Mangano, Loren e Novak ispirano la collezione di Capannolo
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La sensualità lunare di Silvana Mangano (La Strega bruciata viva di Luchino Visconti, 1967), la femminilità dirompente di Sophia Loren (Arabesque di Stanley Donen, 1966) e l’ammaliante piglio di Kim Novak (Bell, Book and Candle di Richard Quine, 1958) sono stati il punto di partenza nella creazione della collezione autunno inverno 22-23 di Gianluca Capannolo.
Silhouette a trapezio e volumi over mettono in scena creazioni couture d’ispirazione Sixties, caratterizzano la collezione presentata durante Milano moda donna, kermesse che si è conclusa ieri, 28 febbraio.
Cappotti, cappe e proposte outwear rivelano le preziose fodere a contrasto, scaturite dal pennello del designer e artista e riprodotte in forma esclusiva all’interno della collezione.
La minuzia per i dettagli pervade la collezione: dalle lavorazioni artigianali, come la tecnica del double applicata alla crêpe di lana, fino ai piccoli accessori, come i bottoni toffee rivestiti in tessuto e le macro zip a contrasto.
Panno di lana, panno laccato, bouclet, alpaca e velluto imbottito affiancano la proposta di eco-fur dai motivi pittorici animalier.
Le jumpsuit si sostituiscono agli abiti da sera e completano la proposta daily accanto ad abiti a trapezio, pigiami palazzo e pencil skirt.
La palette cromatica predilige nuance calde e intense come il nocciola, il cioccolato e il rosso, ridefinendone parametri e confini grazie all’accostamento dirompente con tinte vitaminiche e fluo, quali turchese, pink, verde mela, corallo, lime e giallo. Tra gli accessori a completamento della collezione spiccano i bijioux: opulente collane e spille sorprendono per i colori caldi e la ricercata gommatura che cela al suo interno preziosi cristalli applicati su tutta la superficie.