Marc Jacobs, Ugg, H&M e l'italiana Opera Campi premiate ai Fashion awards 2024 di Peta

Marc Jacobs, Ugg e H&M sul podio dei Peta (acronimo di People for the ethical treatment of animals) Fashion awards 2024. Il premio va ai pionieri del settore che rendono la moda più gentile con gli animali e il pianeta.

Quest'anno, il principe William è stato premiato con il Red carpet per aver scelto di indossare scarpe da ginnastica in Bananatex, l'innovativa fibra di banana, in occasione dell'Earthshot Prize. Pharrell Williams, invece, è stato nominato da Peta "cattivo dell'anno", in qualità direttore creativo per l'abbigliamento maschile di Louis Vuitton, "per essersi rifiutato di bandire le pellicce e le pelli di animali selvatici dalle sue collezioni, mentre la modella e personalità dei social media, Georgina Rodríguez, è stata nominata "peggio vestita" per le sue ripetute infrazioni quando si tratta di indossare pellicce e pelli di animali selvatici", si legge in una nota di Peta.

Pharrell Williams è stato nominato da Peta "cattivo dell'anno"

“Quest'anno la moda vegana innovativa, molte celebrità, ovunque, la stanno apprezzando”, ha affermato Yvonne Taylor, vicepresidente dei progetti aziendali di Peta. “Altri devono semplicemente fare meglio, e speriamo che il fatto di essere stati chiamati in causa ispiri un cambiamento compassionevole”.

La settimana della moda di Copenaghen si è aggiudicata il premio "best catwalk moment"

Come anticipato il premio per il miglior momento di lusso è andato a Marc Jacobs, dopo che la griffe ha confermato il divieto di utilizzare pelli di animali selvatici. Per la sua gamma di stivali vegani in collaborazione con Collina Strada, Ugg ha ricevuto il premio per le migliori scarpe vegane, mentre il best high street moment è andato a H&M, che ha bandito la piuma d'oca di nuova produzione dopo una campagna di sensibilizzazione di Peta.

La settimana della moda di Copenaghen si è aggiudicata il premio "best catwalk moment" per la sua decisione di bandire le pelli di animali selvatici e le piume selvatiche dalle sue passerelle.

Opera Campi è stata premiata per le sue collezioni in canapa ecologica

Tra gli altri vincitori, Ecopel ha vinto il premio per la migliore pelliccia vegana grazie alla sua invenzione senza plastica "Flur". Il premio innovazione dell'anno è andato a Fibe per il suo tessuto derivato dalla patata, che potrebbe sostituire la lana e la seta. Melina Bucher ha vinto il progress award per aver lanciato un innovativo atelier di pelle vegana, mentre il premio best vegan wool è andato all'azienda italiana, con sede a Parma, Opera Campi per le sue collezioni in canapa ecologica. La borsa Gaia di Pangaia, realizzata in pelle vegana priva di plastica Mirum, è stata incoronata miglior borsa vegana. La multinazionale britannica Gymshark si è aggiudicata il premio per la migliore giacca vegana per la sua Sherpa puffer jacket, che presenta un'imbottitura riciclata.

Peta fa notare che ogni anno più di 1 miliardo di animali vengono macellati nell'industria mondiale della pelle. Gli alligatori vengono tenuti in vasche anguste e crudamente colpiti a morte, mentre i serpenti vengono inchiodati agli alberi e squartati per ottenere pelli di animali selvatici. Le pecore allevate per la lana vengono abitualmente mutilate e maltrattate e alla fine vengono uccise per ottenere le loro pelli.