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MetaBirkins: Rothschild chiede la revisione del caso Hermès

Scritto da Rachel Douglass

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@MetaBirkins on Twitter
Il metaverso sta cambiando il rapporto tra i marchi e i consumatori ed è entrato a pieno titolo nella "to do list" delle griffe, tant'è che trra il 2021 e il 2022 gli Uffici Brevetti e marchi dei vari Paesi hanno ricevuto un elevato numero di domande di marchio di imprese intenzionate a tutelare Nft (token non fungibile) e prodotti destinati all’uso nel metaverso e negli ambienti virtuali.

Un esempio tangibile di questa rivoluzione è il caso MetaBirkins e la nuova battaglia legale tra il marchio di lusso Hermès e l'artista Mason Rothschild. Quest'ultimo, infatti, ha presentato due istanze legali per cercare di riprendere il controllo della situazione.

L’artista americano Mason Rotschild, nel dicembre 2021, ha creato e venduto degli Nft ispirati alle Birkin Bag di Hermès, chiamando il progetto ‘MetaBirkins’. L’azienda francese ha subito citato in giudizio l’artista sostenendo che il brand veniva svilito e che i potenziali consumatori potevano essere ingannati nell’acquisto dei prodotti virtuali non autorizzati. A febbraio una giuria federale di nove persone a Manhattan ha stabilito che Rothschild ha violato i diritti di trademark dell’azienda, riconoscendo a Hermès un risarcimento totale di 133.000 dollari.

La sconfitta di Rothschild è stata un duro colpo per il mercato degli Nft. Come emerge sempre più chiaramente, fornendo accesso a contenuti unici ed esclusivi, gli Nft costituiscono un importante strumento per legare i consumatori ai marchi. Ne discende che tutelare il marchio, anche negli ambienti virtuali, è fondamentale.

Mason Rothschild spera di ribaltare la situazione con due nuove richieste di risarcimento

Tornando al caso MetaBirkins, però, ora Mason Rothschild spera di ribaltare la situazione con due nuove richieste di risarcimento. Hermès risponde presentando una mozione per un'ingiunzione permanente che richiede all'artista di consegnare tutti i documenti relativi alle opere d'arte MetaBirkins, compreso il dominio del sito web e i nomi dei domini dei social media, con la motivazione che il signor Rothschild continua a trarre profitto dagli Nft.

Rothschild vuole che il reclamo sia respinto nella sua interezza; il suo team legale descrive l'ingiunzione della griffe francese come "grossolanamente eccessiva" e il comportamento del marchio come "disonesto", dato che Hermès avrebbe assunto esperti con "dichiarazioni false e fuorvianti" durante la loro testimonianza iniziale al processo.

Se il tribunale non negherà il provvedimento ingiuntivo su questa base, Rothschild ha chiesto di ordinare l'uso di una clausola di esclusione della responsabilità da affiggere accanto alla promozione e alla vendita dei MetaBirkins "per proteggere i suoi diritti di primo emendamento" e i diritti dei proprietari degli Nft. La clausola di esclusione della responsabilità dovrebbe indicare che le attività non sono affiliate, appoggiate o sponsorizzate da Hermès. Va ricordato che i legali di Rothschild hanno costruito la difesa dell’artista sostenendo che il suo lavoro fosse protetto ai sensi del Primo Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti, che tutela anche la libertà di espressione artistica, che gli avrebbe conferito il diritto di realizzare opere d’arte raffiguranti borse Birkin, proprio come aveva conferito ad Andy Warhol il diritto di realizzare e vendere opere d’arte raffiguranti lattine di zuppa Campbell.

Rothschild chiede anche la revisione della decisione del tribunale, che potrebbe portare a un nuovo processo. L'artista menziona alcuni errori che sarebbero stati commessi dal tribunale, come la decisione di sottoporre il caso a una giuria escludendo la testimonianza del critico d'arte Blake Gopnik. In un articolo pubblicato sul Washington Post, Blake Gopnik si è detto sorpreso del fatto che "il giudice abbia deciso che la storia dell'arte non fosse una disciplina abbastanza rigorosa da avere voce in capitolo nella sua aula di tribunale".

"Non vedo alcuna differenza tra Rothschild e i molti artisti, buoni e cattivi, che hanno fatto arte sul commercio della nostra cultura, spesso includendo prodotti di marca: c'è Warhol e le sue zuppe Campbell's, la Coca-Cola e le lattine Brillo, naturalmente, ma anche il grande artista politico Hans Haacke, che ha realizzato opere intorno ai marchi Marlboro e Mobil, sono state oggetto di una grande mostra al New Museum nel 2019". Insomma, secondo Blake Gopnik, le borse Birkin raffigurate da Rothschild potevano esistere solo nella sua immaginazione: "le ha raffigurate ricoperte della più sgargiante pelliccia sintetica, come è quasi impossibile immaginare accada a una vera borsa Birkin".

Staremo a vedere, quindi, quali saranno gli esiti di questo secondo "atto" della questione legale.

Scritto originariamente da Rachel Douglass per Fashionunited.com, tradotto e riadattato da Isabella Naef per fashionunited.it

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