Mfw: l'uomo Prada si libera dagli orpelli
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I precetti modernisti di riduzione e semplicità si combinano con le loro apparenti contraddizioni: comfort, esagerazione, intimità. I dettagli estranei sono eliminati dagli abiti che avvolgono la forma in uno scambio tattile, contro il corpo nudo. Le silhouette sono enfatiche, amplificate e attenuate, esplorando l'estrema vicissitudine tra i volumi della couture attraverso l'architettura degli abiti.
Insomma, la griffe si è concentrata su ciò che è utile. Nessun orpello, nessuna concessione alla stravaganza, trannegli svolazzanti colletti a punte lunghe.
La griffe, che ha sfilato ieri, domenica 15, ha archiviato il primo semestre 2022 con ricavi pari a 1,9 miliardi, +22 per cento rispetto al primo semestre 2021. Le vendite retail sono state pari a 1,7 miliardi, + 26 per cento rispetto al primo semestre 2021 e +38 per cento rispetto al primo semestre 2019.
La pelletteria ha registrato una crescita del 18 per cento, il ready to wear del 32 per cento e le calzature del 39 per cento.
Per quanto riguarda i marchi, Prada ha generato una crescita del +28 per cento rispetto al primo semestre 2021 e del +46 per cento rispetto al primo semestre 2019; Miu Miu ha registrato un +14 per cento rispetto al primo semestre 2021, con risultati oltre i livelli pre-Covid.