MFW: The Attico esplora i contrasti
loading...
La seduzione, espressa dall'abbondanza di trasparenze, dalle linee aderenti, dalla profusione di ricami e dai copricapi piumati, si contrappone a una personalità più maschile, che questa stagione assume un aspetto deciso, con tanto nylon, bomber, enormi pantaloni cargo e un cenno allo sport. Si declina così la collezione per la primavera estate 2025 di The Attico, presentata durante la fashion week milanese che chiude oggi i battenti.
"Parte di un dialogo in divenire, i pezzi di abbigliamento sportivo Nike subiscono lo stesso trattamento dei capi della collezione e sono mescolati nello styling, insieme alle Nike Shox. Lo sport è parte integrante del messaggio di impegno, miglioramento personale e resilienza", ha spiegato, attraverso una nota, il marchio.
La tavolozza dei colori è polverosa e sbiadita, come per catturare il tempo che passa sulla superficie degli indumenti, con l'unico accento luminoso del rosso. Lo show vede il lancio della prima borsa da giorno, La Passeggiata, che è già disponibile in formato see now buy now.
Il marchio è stato fondato da Gilda Ambrosio e Giorgia Tordini nel 2016. Oggi l'etichetta è partecipata da Archive, società d’investimento della famiglia Ruffini.
"C'è una storia che vogliamo farvi ascoltare. Una storia personale, nella quale ogni donna che abbia vissuto una rottura può riconoscersi. Questa storia inizia con il suono del vetro quando si rompe: schegge che rovinano per terra, i frammenti che riflettono la luce in ogni direzione e il senso di potere che il loro luccicare emana, la sensazione di forza che deriva dalla volontà di rimettere insieme i pezzi. Sgretolarsi quando una relazione finisce è inevitabile, ma può anche essere un bene. La fragilità è forza. Un cuore infranto può guarire, pur continuando a custodire ricordi romantici", hanno raccontato le due fondatrici, illustrando la collezione SS25. "Tutto, questa stagione, è ricoperto dalla patina del tempo e dell'esperienza, almeno quanto brilla e scintilla. No, non è revenge dressing: sarebbe contrario alle nostre convinzioni. Stiamo semplicemente dando alla nostra donna una nuova consapevolezza: appena evidente nel suo aspetto, forse, ma ampiamente presente nel suo modo di fare", hanno concluso.