Mmd: kermesse glamour e contemporanea ma sono quasi sparite le modelle curvy
loading...
Tre debutti alla guida creativa di altrettante etichette (Tod's, Blumarine, Moschino), il consolidamento di una tendenza nel vestire comodo, purché raffinato, pratico, purché con tocchi glamour, nel rispetto della tradizione, ma in maniera contemporanea come ha ben mostrato Prada. La fashion week si è conclusa ieri dopo un tour de force che ha visto 56 sfilate fisiche, oltre alle cinque digitali di lunedì, e 67 presentazioni in sei giorni. Un calendario piuttosto affollato, tant'è che Giorgio Armani chiede un giorno in più per le sfilate.
Giorgio Armani ha chiesto un giorno in più di sfilate per Milano
Lo stilista ha suggerito di aggiungere una giornata per rallentare il frenetico susseguirsi di sfilate, che costringono gli addetti ai lavori a spostarsi da un capo all'altro della città. Il tutto, con conseguenze pessime per il traffico e anche per l'inquinamento di Milano, che ha raggiunto livelli allarmanti. Nessuno, però, pare ipotizzare il ritorno a una location unica per le sfilate. A dire il vero, però, alcuni marchi hanno scelto di sfilare alla Cattedrale, il nuovo indirizzo emergente del mondo fashion milanese che si trova a nord ovest della città, al civico 45 di via Giovanni da Udine 45, in un’area che in passato è stata sede del Gruppo Koelliker. Uno spazio ex industriale di 2500 metri quadrati.
L’ultimo, in ordine di tempo, a scegliere questa location è stato il marchio Jil Sander che, sabato 24 febbraio, ha presentato qui la sua collezione autunno-inverno 2025 dopo avervi già sfilato durante le due passate fashion week.
Giorgio Armani, invece, ha sfilato nel quartier generale di via Borgonuovo, portando in passerella una palette di blu notturni, neri intensi, verdi scuri. Tra i tessuti velluto, raso, seta tecnica, bouclé in morbida lana e ricami. I fiori punteggiano, aggiungono ulteriore luce, colorano, accompagnati da libellule ricamate, simbolo di speranza. La silhouette verticale e leggera è composta da giacche con maniche svasate, lunghi cappotti, pantaloni liquidi. Di sera gli abiti lunghi e preziosi disegnano una figura slanciata e poetica.
Al debutto anche Adrian Appiolaza alla guida creativa di Moschino
Come anticipato, la fashion week ha visto il debutto di Walter Chiapponi alla guida creativa di Blumarine, di Adrian Appiolaza da Moschino e di Matteo Tamburini da Tod’s. Cappotti leopardati e slip; tutine di lurex, chiffon e pizzo celebrano, fiori, balze, ruches e fiocchi sono stati i protagonisti della nuova collezione che cita senza sosta il Dna del marchio. Colori pastello e stampe animalier riportano in passerella il passato del brand.
Per il suo debutto come direttore creativo di Moschino, anche Adrian Appiolaza ha reso omaggio al suo fondatore Franco Moschino, alla sua tradizione di eccellenza e ironia. La collezione è fondata sulla sartorialità e sull'artigianato e sulla rivisitazione della cifra stilistica dell'etichetta.
Altro debutto eccellente è stato quello di Matteo Tamburini, direttore creativo di Tod's. In passerella trench in nappa, cappotti maschile in tessuto o in pelle doppiata in lana, la field jacket oversize, la mantella avvolgente bordata in pelle. Gli abiti sartoriali in twill di lana hanno pantaloni a sigaretta con grandi risvolti e giacche senza collo o monopetto, rubate al guardaroba maschile, hanno sfilato assieme alla maglieria in cashmere oppure in lana e seta. Il nuovo segno distintivo delle calzature Tod’s, una sottile fascia in metallo reinterpreta modelli iconici come il gommino e il mocassino, mentre la versione yorky del gommino si arricchisce con sottili frange che creano movimento a ogni passo. Gli stivali, di ispirazione motociclista, diventano femminili grazie a pellami spazzolati che esaltano la qualità artigianale italiana.
Femminilità contemporanea per la maison Prada
Femminilità contemporanea anche per la maison Prada. Miuccia Prada e Raf Simons hanno fatto sfilare abiti che rimandano a epoche diverse ma che sono stati ricontestualizzati. Il passato è uno strumento, un mezzo di apprendimento usato per provare a inventare qualcosa di nuovo. Elementi che emergono dalla storia influenzano capi stereotipati di oggi, come il chiodo, il bomber e la maglieria, cambiandone linee e particolari. Il concetto di frammento si riflette letteralmente nei dettagli incorporati sugli abiti e nelle parti ritagliate su tutto il corpo, spogliate per esporre gli strati interni. Le gonne, in cui l'impalpabile seta si contrappone alla lana sartoriale, formano una facciata di tessuto su cui si alternano delicatezza e vigore.
La silhouette attillata viene attenuata da un’accentuata verticalità. Scarpe e cappelli estremizzano le proporzioni, mentre gli abiti abbracciano il corpo sprigionandone la femminilità. I tradizionali materiali maschili vengono rilavorati e ripensati ingentiliti, più femminili. E i cliché della femminilità, fiocchi, ruches e balze, sono rivisitati in chiave minimalista.
Il fiore è un altro comun denominatore delle prossime collezioni autunno inverno 24-25. Anteprima, per esempio, ha presentato una collezione che ridefinisce i confini tra il reale e il digitale, celebrando l’innovazione, la creatività e l’eleganza. L'onda digitale che permea la collezione si esprime in modelli distorti creati digitalmente, linee fluide e trame che stimolano i sensi attraverso tessuti stratificati, risultato della sinergia tra creatività e tecnologia. Finiture liquide lucide dall'aspetto bagnato come la pellicola metallica, l’effetto specchio morbido, paillette quadrate irregolari, traslucido argento lucido e la lucentezza acrilica fanno capolino sugli abiti. In passerella anche cappotti oversize in lana double face, che abbracciano una silhouette inclusiva di genere.
I cappotti di Max Mara, invece, hanno preso ispirazione dalla silhouette ovoidale di influenza giapponese degli anni ’10. Il capospalla può avere maniche a kimono, oppure un ampio volume sul retro. Sono realizzati in compatto melton di cashmere e in soffice doppio tessuto di cammello e alpaca, oppure lavorati a maglia con bordi finiti al laser.
La creatività pura che pare aver un po' abbandonato le passerelle, non è mancata al Fashion hub, dove i giovani talenti hanno esposto le loro creazioni. Tra i progetti ospitati dal Fashion hub anche Designers for the planet, che ha visto il coinvolgimento di 8 brand che nella creazione e nella produzione delle loro collezioni hanno tenuto in considerazione diversi fattori di sostenibilità. I designer partecipanti al progetto sono stati selezionati da una giuria tecnica, presieduta da Carlo Capasa, presidente di Camera nazionale della moda italiana. Gli 8 brand partecipanti selezionati per questa edizione sono stati: 0331, Defaience, Aim/Handmadeinitaly, Eliels, Escvdo, Gams Note, Piferi, Via Piave 33.
Ixos ha inaugurato un monomarca a Milano durante la fashion week
Come al solito la settimana della moda è stata anche l'occasione per tenere a battesimo nuove boutique. "E' il momento giusto per puntare sullo sviluppo del progetto Ixos nella sua interezza. Abbiamo un total look e uno spazio adeguato alla nostra filosofia del brand", con queste parole, Fabio Malloni, amministratore delegato del gruppo Malloni, ha spiegato a FashionUnited, perché l'azienda ha deciso proprio ora di tenere a battesimo il primo monomarca Ixos. Lo store, si trova in via Ponte Vetero 9. Ixos è un brand di proprietà del Gruppo Malloni, nato a fine anni Ottanta come marchio di calzature e trasformatosi, dal 2000 in poi, in un progetto di total look.
“Il nostro prossimo obiettivo è raddoppiare il fatturato, oggi intorno ai 22 milioni di euro, entro il 2026. Punteremo in maniera importante sull’ecommerce, che oggi già incide per il 15 per cento del fatturato, con una crescita a doppia cifra negli ultimi anni", ha sottolineato Malloni, specificando che l'azienda sta pianificano l'apertura di 10 flag shop Ixos nel prossimo triennio e un ulteriore potenziamento del wholesale. Al monomarca milanese, faranno seguito nuovi store in città come Verona, Roma e Firenze.
Poche modelle curvy in passerella
Insomma, praticità e comfort, forse rinunciando a un po' di creatività e di sogno, hanno caratterizzato una settimana della moda piena. A fashion show chiusi, però, lascia un po' di perplessità (anche perché l'inclusione, così come la sostenibilità sono parole molto usate dal sistema moda), il dato sulla scarsa presenza di modelle plus size. Stando al motore di ricerca Tagwalk, infatti, Milano non è stato un grande esempio di inclusione nella diversità delle taglie. Tagwalk ha registrato una flessione del 17 per cento di inclusione rispetto alla scorsa stagione. L'inclusione di più di un tipo di modella è qualcosa che una stagione fa era solo una tendenza passeggera? Perché è così difficile normalizzare i diversi tipi di corpo alle sfilate?
Come è possibile che questo sia ancora autorizzato nel 2024, non c'è un comitato per l'inclusione da qualche parte che si occupa di questo? Si chiedono i responsabili del motore di ricerca cercando di sensibilizzare il pubblico e gli addetti ai lavori su questi temi. Il paradosso è che in apertura di fashion l'Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali della Presidenza del Consiglio dei ministri (Unar), Camera nazionale della moda italiana (Cnmi) e African Fashion Gate (Afg) hanno siglato un protocollo di intesa per tracciare, segnalare e contrastare i fenomeni discriminatori che interessano l’intera fashion industry.
La collaborazione tra le tre istituzioni ha tra gli obiettivi quello di promuovere la parità di trattamento tra tutti gli attori del sistema moda; oltre a sensibilizzare e stimolare i professionisti, le aziende e quanti operano nel settore per favorire l’inclusione, l’integrazione e la valorizzazione delle differenze.
I numeri della moda
Numeri alla mano, secondo i Fashion economic trends la moda ha chiuso il 2023 con ricavi per oltre 102 miliardi, in salita del 4 per cento sul 2022. Quasi 90 miliardi sono andati all’estero. "L’export del settore moda è salito del 4,2 per cento nel 2023 e il saldo commerciale import-export ha raggiunto 40 miliardi. I principali Paesi di destinazione si confermano Francia, Germania e Usa; le crescite più significative si sono registrate in Francia e Giappone, entrambi a +16 per cento per cento", ha sottolineato, attraverso una nota, Matteo Zoppas, presidente di Ice Agenzia.