Mmd: protagonista l'eleganza anche nelle sfilate a porte chiuse per il coronavirus
loading...
Ironia della sorte, la fashion week milanese è iniziata con grande spirito di solidarietà nei confronti della popolazione cinese, colpita dal coronavirus ed è terminata con sfilate a porte chiuse, eventi annullati e fiere, come Mido e Filo, cancellate. Purtroppo, Milano moda donna del febbraio 2020, sarà ricordata come la fashion week in cui l'Italia, da un giorno all'altro, si è svegliata con il "nemico" in casa: questo virus per cui non esiste ancora vaccino.
Ciò detto, nonostante un calo dei visitatori alle fiere, addirittura del 35 per cento a TheOneMilano, la fashion week ha proposto collezioni belle, portabili e grintose. Ma vediamo come è andata, complessivamente, questa settimana della moda appena conclusa.
China we are with you di Camera della moda, con 29 sfilate trasmesse in streaming su Tencent, è stata seguita da più di 16 milioni di utenti cinesi
Intanto, va detto che l'iniziativa China we are with you di Camera della moda, con 29 sfilate trasmesse in streaming su Tencent, è stata seguita da più di 16 milioni di utenti cinesi. Sempre in tema di coronavirus le misure per contrastare il contagio hanno bloccato gli ultimi due giorni della fashion week, partita martedì 18 febbraio: molti i marchi, Giorgio Armani per primo, che hanno deciso di sfilare a porte chiuse e di trasmettere in streaming la sfilata; diverse le fiere cancellate come Mido e Filo.
Fino a venerdì sera, 21 febbraio, la situazione era piuttosto tranquilla, anche se sicuramente gli operatori presenti a Milano per assistere alla fashion week erano in un numero inferiore rispetto alle precedenti edizioni, poi, da sabato, il clima si è fatto più teso. L'allarme coronavirus, con i primi casi accertati in Lombardia, ha preso il sopravvento e sono arrivati i anche i provvedimenti a livello regionale che hanno imposto uno stop alle manifestazioni pubbliche.
Armani ha sfilato a porte chiuse con una collezione dove maschile e femminile si uniscono in un nuovo equilibrio
Tant'è che dopo Armani che sabato mattina, con una mail, ha comunicato che la sfilata si sarebbe tenuta a porte chiuse, anche Laura Biagiotti, ha fatto sapere, con una nota, che la sfilata della collezione autunno inverno 2020-21, prevista per il 23 febbraio, si sarebbe svolta a porte chiuse.
Milano moda donna autunno inverno 20-21, con le sue 56 sfilate e 96 presentazioni è andata comunque avanti, con le dovute cautele, ovviamente. "Camera nazionale della moda italiana comunica che il penultimo giorno della Milano fashion week si è svolto nella sua completezza: alcuni brand hanno deciso di sfilare a porte chiuse, altri hanno deciso di mantenere la sfilata aperta , ma solo per un numero limitato di addetti ai lavori per consentire ai brand di non perdere il lavoro portato avanti in questi mesi", si leggeva in un comunicato..
Sabato, la stessa Camera della moda, esprimendo vicinanza alle persone colpite in questo momento, annunciava la cancellazione dell’evento "Camera nazionale della moda italiana e Camera buyer Italia- Fashion Hub awarding event", previsto domenica 23, e dell'evento "Fashion Hub and Emerging Designers Market Day", previsto per il 24 febbraio.
Allo stesso modo le sfilate in calendario lunedì 24, Atsushi Nakashima e Alexandra Moura, si sono svolte a porte chiuse e sono state trasmesse in live sul sito di Camera della moda.
Allarme coronavirus a parte, concentrandoci sulle collezioni, la fashion week ha portato in passerella eleganza, come quella dei capi di Luisa Spagnoli. "Abbiamo realizzato un abito da gran sera in angora", ha raccontato Nicoletta Spagnoli, amministratore delegato e presidente di Luisa Spagnoli, a FashionUnited, nel backstage della sfilata.
"Il ritorno delle cappe, elegantissime e in lana, e dei colletti da applicare su abiti e pullover, caratterizzano il prossimo autunno inverno", ha sottolineato Spagnoli, dal 1986 a capo del marchio presente in 40 Paesi con circa 50 monomarca di proprietà.
Gli abiti firmati Luisa Spagnoli hanno la capacità di parlare alle donne di tutte le età, "vediamo madri e figlie che vengono a fare acquisti nei nostri negozi", ha aggiunto l'amministratore delegato del marchio che ha chiuso il 2019 con un fatturato pari a 131 milioni di euro, in aumento del 4 per cento sul 2018. Non è un caso, quindi, che anche l'ecommerce, più vicino alle generazioni di millennial e generazione Z, cresca a ritmi del 40 per cento all'anno. A oggi l'estore pesa sul fatturato per circa un 2-3 per cento.
Il brand, la cui presenza è attualmente concentrata nel mercato Europeo e Nord Americano, ha implementato ulteriormente la distribuzione wholesale in Europa e sta guardando al Far East e al Sud America.
Per Luisa Beccaria il fiore d’inverno, dalle tinte desaturate, è motivo su calzamaglie e dolcevita fascianti
Delicata, romantica e libera anche la donna Luisa Beccaria autunno inverno 2020 / 2021. Sugli abiti bagliori iridescenti e immagini d’erbario. l fiore d’inverno, dalle tinte desaturate, è motivo, ora macro ora mini, su calzamaglie e dolcevita fascianti da indossare sotto a volumi più ampi. Diventa stampa sulla lana stretch, per abiti scivolati lunghi alla caviglia o su pantaloni a sigaretta a vita alta. I tessuti sono caldi e leggeri: cachemire, maglia di lana, jersey, tweed, velluto ricamato, tulle, georgette e chiffon fil coupé.
La palette cromatica è ispirata alle tinte polverose dell’autunno e dell’inverno. La gamma dei rosa: chiaro, antico, cipria, malva fino al prugna. Le mille gradazioni di grigio freddo e azzurro, attraverso il glicine, il carta da zucchero, il fiordaliso e l’avio, il verde acqua.
E' tutta ispirata al mare e all'oceano, invece, la collezione Max Mara. Il tema marittimo offre una varietà di silhouette e un modo nuovo di mescolare i colori iconici del marchio, il cammello, il grigio, il bianco e, naturalmente, il blu navy. Soprabiti da ufficiale, cappe, caban, e cappotti robe de chambre fanno la loro apparizione in passerella.
Per Giorgio Armani maschile e femminile si uniscono in un nuovo equilibrio, riaffermando l’essenza di uno stile coerente e in continua evoluzione. La collezione per il prossimo inverno si riempie così di galloni, di cappotti avvolgenti, di giacche piccole dalle abbottonature alte e di pantaloni alla zuava infilati dentro gli stivali. Il tutto è reinterpretato al femminile, ammorbidito e ingentilito. Anche il camouflage è una composizione astratta e scintillante di fiori e petali. Il velluto nero segna il movimento e lo ritma in silhouettes fluide dalle spalle decise.
La collezione Prada si declina in tailleur austeri che, però, si contrappongono ai fiori, simbolo della donna, motivo ricorrente in varie applicazioni. L’immaginario del “cappotto in pelliccia” è esploso, imitato con il montone o le frange, la sua silhouette viene ripresa con nylon imbottito. Il volume, stretto in vita, ricorda una clessidra che evoca una femminilità eterna.
gucci si ispirato al cinema e la sua sfilata come ormai di abitudine da quando lo stilista alessandro michele approdato alla guida creativa del marchio casa kering uno spettacolo dove l sembra concentrarsi maggiormente sul messaggio sulla scenografia. per il designer gli abiti non hanno tempo le crinoline mettono con i pantaloni denim vengono rispolverati cappelli dell cappotti bordati pelo calzettoni grossi. bon ton sono pi irriverenti nei colori sgargianti accostamenti inediti. modelli girano su una pedana modello carillon sulle note bolero ravel.>
Passando dalle passerelle ai saloni, cambia la musica e arrivano anche i marchi di ricerca e tanta artigianalità come quella dei brand siciliani scovati da White. La kermesse fondata da Massimiliano Bizzi, ha presentato 41 marchi provenienti dalla Sicilia. Cettina Bucca, per esempio, ha proposto lunghi abiti e stampe fiabesche. Al debutto anche una serie di accessori speciali, dalle scarpe di velluto ai colli e le cinture di legno. Le Camene, invece, ha presentato a Milano, le borse incorniciate. Come ha spiegato a FashionUnited, Tanya Fiandaca, ex modella curvy e fondatrice del marchio, "sono pezzi unici, realizzati unendo il lavoro di artigiani del legno, tappezzieri e ceramisti. Ho voluto mettermi in gioco creando una linea di borse: Le Camene, in omaggio alle ninfe delle sorgenti dell’antica Roma, città a me assai cara. Sono borse d'arredo, perché le indossa chi le porta ma anche la casa che le accoglie. La loro somiglianza a un quadro le rende dei complementi d’arredo, da non nascondere in un armadio, ma piuttosto esporre sopra un bel mobile di design".
Anche quest'anno, non sono mancate le presentazioni in giro in città. Tra quelle più attese Custo Barcelona, marchio che ha siglato un accordo di master license con Velmar, società italiana specializzata nella gestione delle licenze del ready to wear, swim wear e intimo, che fa interamente capo ad Aeffe Group, Come ha spiegato a FashionUnited, Luca Gori, a capo di Velmar, il progetto di rilancio "prevede anche delle collaborazioni con personaggi e protagonisti del mondo dell'arte e della musica, per avvicinare l'etichetta a un pubblico giovane".
L'obiettivo è di mettere a segno, passo dopo passo, una strategia di rilancio per la collezione uomo e per quella donna, che si concentri prima sull'abbigliamento e poi anche sugli accessori.
"Stiamo pensando anche a sinergie con marchi di calzature come Pollini, griffe che fa capo ad Aeffe", ha affermato Gori. La collezione autunno inverno 20/21 Thank you, Next, è nata dalla collaborazione tra Custo Dalmau e il team creativo di Velmar e ha sfilato a New York, l'8 febbraio, durante la fashion week.
Tornando in zona Tortona, il salone Super, con i suoi 90 espositori selezionati dal team di Pitti Immagine, ha registrato una affluenza di tutto rispetto, nonostante l'allarme coronavirus. “Per Super è stata un’edizione di conferma, con i primi tre giorni che hanno visto un andamento in linea con l'ultima edizione della manifestazione, la prima che si è svolta da giovedì a domenica. Al Padiglione Visconti si sono visti tanti tra i migliori compratori italiani e internazionali, boutique multimarca di segmento alto, department store, retailer online: i commenti che abbiamo raccolto ci parlano all’unanimità di un’esperienza di prodotto e insieme di styling molto ben concepita, con tanti input per il loro lavoro di scouting e di completamento del portafoglio di brand e prodotti da offrire ai loro clienti", ha sottolineato Agostino Poletto, direttore generale di Pitti Immagine. “La domenica, che è normalmente un giorno importante dal punto di vista dell’affluenza degli operatori, ha invece visto un calo piuttosto drastico nei numeri, soprattutto nelle presenze italiane, dopo gli alert arrivati da Ministero e Regioni sulle precauzioni legate al coronavirus”.
Numeri alla mano, l'affluenza finale ha fatto registrare circa 4.500 compratori intervenuti (erano stati 5.800 nel settembre 2019), con i buyer internazionali a raggiungere poco meno di 1.000 presenze complessive (più del 20 per cento del totale), da circa 50 paesi di provenienza.
La classifica dei top 15 mercati di riferimento del salone vede in testa il Giappone, seguito da Spagna, Germania, Francia, Svizzera, Grecia, Stati Uniti, Regno Unito, Corea, Belgio, Russia, Austria, Turchia, Portogallo e Olanda.
Restando in tema di numeri e di bilanci, infine, il 2019 per l’industria della moda è stato un anno di stabilità del fatturato, con una dinamica leggermente positiva e migliore delle attese. Il primo semestre, secondo i dati di Camera nazionale della moda italiana, ha registrato una discreta crescita e il rallentamento nel secondo, per il peggioramento del quadro macroeconomico italiano e dalle incertezze della situazione internazionale è stato meno marcato delle attese. Nel quarto trimestre si è anzi registrato un lieve rimbalzo che ha portato il preconsuntivo del fatturato il 2019 a +0,5 per cento. Come sempre, un sostegno è venuto dall’export, cresciuto al 6 per cento. I dati dei primi 10 mesi mostrano un contributo maggiore dai mercati extra-Ue (+12,4 per cento). In crescita è stato soprattutto l’export verso l’Asia: Corea +14,9 per cento, Giappone +10,6 per cento, Cina +5,6, mentre Hong Kong ha perso il 7.8 per cento. In crescita anche il Regno Unito (+8,1 per cento) e la Francia (+5,9 per cento), in calo la Germania (-2 per cento).
Foto: Luisa Spagnoli, autunno inverno 2020-21, dall'ufficio stampa; Luisa Beccaria, dall'ufficio stampa, Giorgio Armani, dall'ufficio stampa, Le Camene, credit FashionUnited, White, dall'ufficio stampa