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 Moda: stanziati 250 milioni, per Capasa (Cnmi) "accertare le modalità con cui i fondi andranno alle imprese"

Scritto da Isabella Naef

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Moda
Una cifra significativa messa a disposizione attraverso strumenti concreti per dare alle aziende della moda la stabilità Credits: Pexels, Pixabay

Il Governo per andare incontro alle difficoltà che il moda incontra in questo periodo e ha annunciato lo stanziamento di 250 milioni di euro per il 2025 per il rilancio delle imprese del settore. Si tratta di "una cifra significativa messa a disposizione attraverso strumenti concreti per dare alle aziende della moda la stabilità e la fiducia di cui hanno bisogno per tornare a crescere", ha affermato Urso. Carlo Capasa, presidente di Cnmi, presente all’incontro di venerdi scorso al Mimit, ha commentato: “250 milioni sono senza dubbio uno stanziamento utile anche se non risolutivo. Ovviamente ringrazio il ministro. Ora sarà determinante accertare le modalità con cui i fondi saranno messi a disposizione delle imprese. Da mesi ci battiamo", ha aggiunto Capasa, affinché vengano prese in considerazione le nostre proposte da trasformare in emendamenti della legge di bilancio e per questo ringraziamo il ministro Urso per lo stanziamento comunicato oggi venerdì scorso ndr).

"Prendiamo atto del suo personale sforzo sul Milleproroghe concernente il credito di imposta ricerca e sviluppo che tuttavia pesa come un macigno sulle imprese della moda e che auspichiamo trovi una soluzione diversa da quanto oggi proposto, basata su un saldo e stralcio come da noi più volte richiesto”, ha sottolineato Capasa.

Per Confindustria Moda è fondamentale avviare una politica industriale di settore di medio e lungo periodo

Per Confindustria Moda è fondamentale avviare una politica industriale di settore di medio e lungo periodo (5-10 anni), che consenta alle imprese di pianificare le proprie attività e permetta alla politica di programmare gli interventi strutturali necessari.

Confindustria Moda, che ha partecipato al tavolo della moda, indetto dal ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, venerdì scorso, ha evidenziato, appunto, alcune tematiche di importanza strategica per il settore del fashion.

Inoltre, l'associazione ha sottolineato l'importanza di affrontare temi strategici per il futuro della filiera, tra cui la gestione dei costi energetici, data la forte incidenza di consumi in particolari segmenti della filiera moda, e l';analisi della dinamica del costo del lavoro. Inoltre, come si legge in una nota, Confindustria Moda invita a sfruttare le opportunità previste da alcune normative per le aree del Mezzogiorno d'Italia, che potrebbero rappresentare un’occasione di crescita e sviluppo per le imprese del settore.

Giovanna Ceolini, presidente di Confindustria Accessori Moda, ha sottolineato l'urgenza di interventi strutturali a lungo termine per sostenere il comparto moda, fondamentale per l'economia del nostro Paese e a rischio di perdere competenze, qualità e numerosi posti di lavoro.

"Come sappiamo, molti distretti produttivi sono fermi e, sebbene grazie al Dl n. 160/2024 sia stato introdotto, per una frazione di periodo dell’anno 2024 e per il mese di gennaio 2025, un intervento di integrazione salariale da parte dell’Inps per le aziende con meno di 15 dipendenti, tra cui i settori tessile, abbigliamento, calzaturiero, conciario e pelletteria, per offrire un sostegno al reddito e affrontare la crisi, rimane il problema per le aziende più grandi, che rappresentano la maggior parte del settore. Per questo, speriamo in un'ulteriore misura per il 2025, come l'azzeramento dei contatori o un modello di cassa integrazione speciale simile a quello pandemico, per sostenere anche le pmi in difficoltà”.

Determinante accertare le modalità con cui i fondi saranno messi a disposizione delle imprese Credits: Carlo Capasa, credit Camera della moda
Summary
  • Il governo italiano stanzierà 250 milioni di euro nel 2025 per sostenere le imprese del settore moda in difficoltà.
  • È fondamentale definire le modalità di distribuzione dei fondi e avviare una politica industriale di lungo termine per il settore.
  • Oltre ai finanziamenti, si richiede l'attenzione su problematiche cruciali come i costi energetici, il costo del lavoro e il supporto alle aziende di maggiori dimensioni.
CARLO CAPASA
Confindustria Moda
Giovanna Ceolini