Nazioni Unite: il 50 per cento degli obiettivi di sviluppo sostenibile è fuori strada
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Nazioni Unite: il 30 per cento degli obiettivi è fermo oppure è regredito
Realizzato a metà strada verso il 2030, e pubblicato il 24 aprile, il rapporto invita i leader mondiali a riunirsi in occasione del vertice sugli sdg e a "fornire un piano di salvataggio per le persone e il pianeta".
Il report aggiorna sui progressi compiuti dal 2015 rispetto al quadro globale degli indicatori degli sdg e sarà alla base del vertice del luglio 2023 dsullo sviluppo sostenibile e del vertice sugli sdg di settembre.
"Progressi verso gli obiettivi di sviluppo sostenibile: verso un piano di salvataggio per le persone e il pianeta" è il titolo del rapporto che mette in luce come secondo valutazione preliminare di circa 140 obiettivi, solo il 12 per cento circa è sulla buona strada. Quasi il 50 per cento degli obiettivi è moderatamente o gravemente fuori strada e circa il 30 per cento è fermo oppure è "regredito al di sotto della linea di base del 2015".
Tra gli altri risultati, il rapporto sottolinea che, in base alle tendenze attuali, nel 2030: 575 milioni di persone vivranno in condizioni di estrema povertà; 84 milioni di bambini non andranno a scuola e, tra quelli che vanno a scuola, 300 milioni "non sapranno leggere e scrivere".
Le fonti rinnovabili costituiranno "una mera frazione" delle forniture energetiche globali.
Sono 660 milioni le persone che vivranno senza elettricità e quasi 2 miliardi non avranno accesso a una cucina pulita. Riconoscendo che la mancanza di progressi è universale, il rapporto sottolinea che "i Paesi in via di sviluppo e le persone più povere e vulnerabili del mondo ne stanno sopportando il peso maggiore". Il report indica cinque raccomandazioni generali e specifica una serie di azioni che i governi potrebbero intraprendere per sostenere ciascuna di esse.
Impegnarsi in un'azione "accelerata, sostenuta e trasformativa" a livello nazionale e globale "per mantenere la promessa degli sdg"; promuovere "politiche e azioni concrete, integrate e mirate per sradicare la povertà, ridurre le disuguaglianze e "porre fine alla guerra contro la natura", promuovendo al contempo i diritti delle donne e delle bambine e dando potere alle persone più vulnerabili; migliorare le capacità nazionali e subnazionali, la responsabilità e le istituzioni pubbliche per accelerare i progressi degli sdg, sono alcune delle azioni.
Sostenere i Paesi in via di sviluppo nei loro sforzi per raggiungere gli sdg, impegnarsi a realizzare l'Agenda d'azione di Addis Abeba e mobilitare le risorse e gli investimenti necessari, in particolare per i Paesi in situazioni speciali e quelli che "stanno vivendo una situazione di vulnerabilità acuta", oltre a continuare a rafforzare il sistema di sviluppo delle Nazioni Unite e potenziare la capacità del sistema multilaterale di affrontare le sfide emergenti e le lacune legate agli sdg nell'architettura internazionale emerse dal 2015, costituiscono altre raccomandazioni.
Il rapporto invita i leader mondiali a riunirsi al Vertice sugli sdg e a "realizzare un piano di salvataggio per le persone e il pianeta" intorno a tre punti di svolta: 1) dotare la governance e le istituzioni di una trasformazione sostenibile e inclusiva; 2) dare priorità a politiche e investimenti che abbiano effetti moltiplicatori su tutti gli obiettivi; 3) garantire un aumento dei finanziamenti per gli sdg e un ambiente globale favorevole ai Paesi in via di sviluppo.
Ecco i 17 sustainable development goal
Gli obiettivi sono 17 ovvero 1: no alla povertà; 2: fame zero; 3: buona salute e benessere, 4: Istruzione di qualità; 5: uguaglianza di genere, 6: acqua pulita e servizi igienici; 7: energia pulita e accessibile; 8: lavoro dignitoso e crescita economica 9: industria, innovazione e infrastrutture (ossia costruire infrastrutture resilienti, promuovere un'industrializzazione inclusiva e sostenibile e favorire l'innovazione); 10: riduzione delle disuguaglianze; 11: città e comunità sostenibili; 12: onsumo e produzione responsabili; 13: azione per il clima (adottare misure urgenti per combattere il cambiamento climatico e i suoi impatti); 14: garantire la vita sotto l'acqua, ossia conservare e utilizzare in modo sostenibile gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile; 15: garantire la vita sulla terraferma (proteggere, ripristinare e promuovere l'uso sostenibile degli ecosistemi terrestri, gestire in modo sostenibile le foreste, combattere la desertificazione, arrestare e invertire il degrado del territorio e fermare la perdita di biodiversità); 16: pace e giustizia Istituzioni forti (promuovere società pacifiche e inclusive per lo sviluppo sostenibile, garantire l'accesso alla giustizia per tutti e costruire istituzioni efficaci, responsabili e inclusive a tutti i livelli); 17: partenariati per il raggiungimento dell'obiettivo (rafforzare gli strumenti di attuazione e rivitalizzare il partenariato globale per lo sviluppo sostenibile)