Nel periodo 2024-2025: 6mila applicazioni della Legge made in Italy, 18mila sequestri di merce
loading...
Nel periodo 2024-2025 sono state 6mila le applicazioni della Legge made in Italy, oltre 1.700 condanne penali per reati legati alla contraffazione, 18.000 sequestri di merce. Questi alcuni dei dati contenuti nel Rapporto sulle attività svolte per la lotta alla contraffazione dalle amministrazioni competenti, presentato oggi, primo giorno della settimana anticontraffazione. Il rapporto è stato realizzato dalla Direzione generale per la proprietà industriale, Ufficio italiano brevetti e marchi del Mimit sulle attività svolte per la lotta alla contraffazione dalle Amministrazioni competenti, nel periodo luglio 2024 - giugno 2025.
Con la seduta plenaria di insediamento del Consiglio nazionale per la lotta alla contraffazione e all’italian sounding (Cnalcis) ha preso il via la decima edizione della settimana anticontraffazione 2025.
L’organismo interministeriale, presieduto dal viceministro Valentino Valentini e composto da amministrazioni nazionali, Forze dell’ordine e associazioni di imprese e consumatori, si è insediato, oggi, con una rinnovata compagine che lavorerà alla definizione delle linee strategiche della politica nazionale anticontraffazione nel biennio 2025-2027, spiega il Mimit, attraverso una nota. Numeri alla mano, come anticipato, a un anno e mezzo dall’entrata in vigore della “Legge made in Italy”, sono quasi 6.000 i casi concreti di applicazione delle nuove disposizioni in materia di lotta alla contraffazione, di cui la maggior parte ha riguardato l’applicazione di sanzioni maggiorate all’acquirente per prodotti non originali e circa 250 casi di distruzione di merci contraffatte sequestrate.
"Il rapporto sull'attività di contrasto alla contraffazione e all'Italian sounding", ha commentato il viceministro Valentino Valentini, presidente del Cnalcis, " mostra l'impegno di tutti gli organismi coinvolti per combattere un fenomeno che colpisce duramente, ogni anno, il made in Italy".
In merito ai procedimenti penali per i reati di contraffazione, i cui dati del Ministero della Giustizia sono una novità nel rapporto, si evidenzia, per il periodo 11 gennaio 2024 - 30 giugno 2025, una percentuale più elevata di procedimenti penali per i reati relativi agli articoli 474, 515 e 517 del c.p. riguardanti, nello specifico, il commercio di prodotti con segni falsi, la frode nell’esercizio del commercio e la vendita di prodotti industriali con segni mendaci, che ha portato a più di 1.700 condanne.
Bloccati più di 580 milioni di articoli contraffatti appartenenti ai settori tessile, agroalimentare, tabacchi, elettronica, sanità e opere d’arte
Relativamente alle azioni di enforcement, dal primo luglio 2024 al 30 giugno 2025, sono state oltre 18.000 le operazioni di sequestro effettuate, con il blocco di più di 580 milioni di articoli contraffatti appartenenti ai settori del tessile, dell’agroalimentare, dei tabacchi, dell’elettronica, della sanità e delle opere d’arte. Di queste operazioni, più di 12.000 sono stati gli interventi effettuati dalla Guardia di Finanza e dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli, 1.000 i sequestri effettuati da Polizia, Carabinieri e Polizia Locale, comunicati dal ministero dell’Interno, quasi 120 sequestri nel comparto alimentare tra cui marchi tutelati Dop e Igp, per privativa vegetale e per made in Italy e, infine, più di 4.700 gli interventi del nucleo specializzato Comando dei Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale.
Per quanto riguarda i quantitativi sequestrati, nel periodo di riferimento, il Comando Carabinieri per la tutela della salute ha sequestrato oltre 150.000 prodotti tra alimenti e alcolici, profumi, etichette falsificate e bottiglie di vino contraffatto. L’Agenzia delle dogane e dei monopoli ha sequestrato presso gli uffici doganali italiani oltre 4,4 milioni di articoli, tra cui giocattoli, abbigliamento e accessori, prodotti alimentari e bevande e accessori personali; la Guardia di Finanza più di mezzo miliardo di prodotti tra cui accessori per tabacco, etichette e materiale per confezionamento e oggettistica religiosa. Inoltre, quasi 500.000 articoli bloccati dal ministero dell’Interno per il tramite della Polizia di Stato, l’Arma dei Carabinieri e la Polizia Locale.
Gli articoli falsi arrivano prevalentemente dalla Turchia (16,1%), dalla Cina (14%), dal Marocco (13%) e dall'Egitto (12,6%)
Quanto alla provenienza degli articoli falsi, secondo i dati dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli nello stesso periodo di riferimento, la merce contraffatta è arrivata prevalentemente dalla Turchia (16,1%), dalla Cina (14%), dal Marocco (13%), dall’Egitto (12,6%) e altri Paesi (44,7%) con una palese esistenza di flusso “commerciale” dal Sud-Est Asiatico.
Anche dal database Iperico (gestito da Uibm) risulta evidente il costante impegno delle forze dell’ordine con un incremento dei sequestri del 27% (2024 su 2023), pari ad un +37% del valore economico stimato della merce sequestrata.
Sono stati 252 i siti web oscurati per fenomeni illeciti di commercio, oltre 6.000 persone denunciate all’Autorità giudiziaria e 57 i soggetti arrestati.
La linea diretta Anticontraffazione (lac) del Mimit, nel corso del 2024 e nel primo semestre del 2025 ha raccolto oltre 1.000 segnalazioni di possibili violazioni dei diritti di proprietà industriale e più del 90% di tali segnalazioni ha riguardato il mercato online.