Osservatorio Confcommercio energia: tornano a crescere le bollette
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Per le grandi superfici di vendita bolletta elettrica a +30,4 per cento su aprile 2021
"Per il 2023, nonostante gli interventi del Governo, la spesa energetica complessiva delle imprese del terziario risulterà superiore del 35 per cento rispetto ai livelli pre-crisi. Per questo occorre potenziare la percentuale di detrazione prevista per i crediti d’imposta “energetici” riferiti al secondo trimestre 2023 e azzerare, per il medesimo periodo, anche gli oneri generali di sistema elettrici", ha spiegato l'Associazione in una nota. Secondo l’Osservatorio Confcommercio energia, dall'analisi trimestrale sui costi energetici per le imprese del terziario, è possibile osservare che per un albergo di medie dimensioni, ad aprile 2023, si registra una riduzione del prezzo della bolletta dell’energia elettrica intorno al 5 per cento rispetto al mese di marzo, ma rispetto ad aprile 2021 (4.654 euro), la bolletta risulta superiore del 30,4 per cento. Anche per il gas la bolletta mensile per i mesi invernali 2023-2024, in media 2.278 euro, risulta in riduzione del 33 per cento rispetto all'inverno 2022-2023, ma ancora superiore del 44 per cento rispetto alla bolletta dell'inverno 2020-2021.
Per le grandi superfici di vendita la bolletta elettrica di aprile è in riduzione del 6 per cento rispetto a marzo, ma segna un +30,4 per cento rispetto ad aprile 2021. Mentre per il gas l'importo medio mensile della bolletta, per l'inverno 2023-2024, è in netta riduzione rispetto all'inverno 2022-2023 (-37 per cento), ma ancora del 5 per cento superiore rispetto al 2020-2021.
Per tutte queste tipologie di imprese gli oneri di sistema elettrici costituiscono una componente significativa incidendo fino al 16%-17% sulla bolletta finale.
Negli ultimi tre anni i costi energetici di elettricità e gas per le imprese del terziario di mercato sono fortemente aumentati passando dai 13,4 miliardi del 2019, ai 18,6 del 2021 fino ai 32,9 miliardi del 2022. I crediti d'imposta “energetici” hanno rappresentato, e rappresentano tutt’oggi, prosegue Confcommercio, un elemento vitale per le imprese: basti pensare che, se utilizzati da tutte le imprese aventi diritto nel 2022, il beneficio fiscale ridurrebbe la spesa energetica complessiva di circa 5,9 miliardi di euro portandola, quindi, a 27 miliardi di euro (il 18 per cento in meno). Mentre nel 2023, secondo le nostre stime, la spesa potrebbe ridursi a circa 20,8 miliardi di euro e a 18,1 miliardi di euro se si considerasse, anche in questo caso, il potenziale contributo dei crediti d’imposta luce e gas. Tuttavia, anche nel caso in cui tutte le imprese del terziario di mercato usufruissero dell’agevolazione fiscale, la spesa energetica complessiva, nel 2023, risulterà comunque superiore del 35 per cento rispetto ai livelli del 2019.