Per farsi assumere servono competenze digitali e di ecosostenibilità
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Qualificati, con competenze digitali e conoscenza in materia di ecosostenibilità. Queste le caratteristiche giuste per trovare lavoro nel 2019. A spigarlo è il Rapporto Excelsior 2018 di Unioncamere e Anpal, Agenzia nazionale politiche attive del lavoro, presentato ieri a Roma.
La quota di dirigenti, specialisti e tecnici raggiunge il 19 per cento del totale delle entrate programmate
L'indagine mette nuovamente in evidenza il problematico incontro tra la domanda di lavoro espressa dalle imprese dell’industria e dei servizi e l’offerta presente sul mercato. "Un disallineamento che nel 2018 ha riguardato il 26 per cento degli oltre 4,5 milioni di contratti di lavoro che il sistema produttivo aveva intenzione di stipulare, 5 punti percentuali in più del 2017.
A marzo risultano in crescita le assunzioni dei settori delle industrie tessili, dell’abbigliamento e calzature
Insomma. dati alla mano, a cambiare è la struttura professionale dei fabbisogni delle imprese, con una crescente richiesta di profili maggiormente qualificati: la quota di dirigenti, specialisti e tecnici raggiunge il 19 per cento del totale delle entrate programmate (era il 17,5 per cento nel 2017), e contemporaneamente diminuisce di 3 punti percentuali il peso degli ingressi destinati alle professioni non qualificate, che si attesta al 15 per cento.
Inoltre, mette in guardia il Rapporto, è sempre più importante il possesso di competenze legate al mondo del digitale e in materia di ecosostenibilità.
Ma vediamo, nel dettaglio, quante sono le assunzioni in corso.
Secondo il bollettino mensile Excelsior Informa, che offre un monitoraggio delle previsioni occupazionali delle imprese private dell’industria e dei servizi con un orizzonte temporale anche trimestrale per fornire informazioni tempestive di supporto alle politiche attive del lavoro, sono oltre 380mila i contratti programmati dalle imprese nel mese di marzo, più di 1,2milioni considerando l’intero trimestre marzo-maggio 2019.
Dopo i segnali di flessione rilevati tra la fine del 2018 e l’inizio del 2019, il confronto congiunturale con il mese precedente mostra un aumento delle entrate previste (+46mila), si legge nel bollettino, mentre la tendenza rispetto allo stesso periodo dello scorso anno è di sostanziale stabilità (-3mila circa rispetto a marzo 2018). In aumento anche il numero delle imprese che prevede assunzioni (+16mila rispetto a febbraio e +25mila rispetto all’anno precedente).
Come mostra il Borsino delle professioni presente nel Bollettino Excelsior, la difficoltà di reperire profili professionali da parte delle imprese è ancora piuttosto elevata: interessa, infatti, il 28 per cento delle entrate previste a marzo. Nel dettaglio, è difficoltoso trovare il 42,5 per cento degli operai specializzati, il 40,6 per cento dei manager e delle professioni intellettuali scientifiche e a elevata specializzazione e il 37,9 per cento delle professioni tecniche.
Dal confronto con le previsioni dello stesso periodo dell’anno precedente, a marzo risultano in crescita le assunzioni dei settori del manifatturiero e, in particolare, quelle delle industrie metallurgiche (+2,6mila), della meccatronica (+2,6mila) e delle industrie tessili, dell’abbigliamento e calzature (+1,6mila).
Le opportunità di assunzione per i giovani “under 30” nel mese di marzo supereranno le 103 mila unità, pari al 27 per cento delle entrate complessive previste dalle imprese, si legge nel bollettino di Unioncamere.
Finanza e commercio si distinguono perché stanno ricercando giovani per oltre il 37 per cento degli ingressi programmati.
Foto :Pexels