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Per favorire l'uguaglianza e l'inclusione il curriculum diventa anonimo

Scritto da FashionUnited

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Moda

Parità di genere, inclusione, tutela della diversità: le aziende della moda si stanno muovendo con politiche ad hoc per favorire la meritocrazia e l'uguaglianza tra i dipendenti e in fase di selezione dei candidati. In materia di gestione di risorse umane sono tante le iniziative concrete per favorire il raggiungimento di questi obiettivi. Ne fa parte anche la selezione del curriculum anonima. L'idea è di Velvet Media, azienda di Castelfranco Veneto specializzata in servizi di marketing management e new media che, per il suo hub Next Heroes ha deciso di fissare colloqui senza che i candidati dichiarino età, genere e provenienza.

In un curriculum foto, età e genere possono causare scelte sbagliate

“Siamo contrari a ogni discriminazione, persino le foto possono indurre in errori nella selezione”, ha sottolineato il ceo Bassel Bakdounes. "Il covid ha rivoluzionato il mondo del lavoro e Velvet Media, agenzia di marketing e vendita online veneta da 150 dipendenti, ha deciso di cambiare i paradigmi con i quali sceglie il proprio personale. Da oggi, chi si vuole candidare per lavorare all’hub di Next Heroes deve presentare un curriculum vitae privo di foto e riferimenti a età, genere o luogo provenienza: vengono analizzate solo le esperienze lavorative e la formazione scolastica", si legge in una nota.

Chi si vuole candidare per lavorare all’hub di Next Heroes deve presentare un curriculum vitae privo di foto e riferimenti a età, genere o luogo provenienza

“Indubbiamente in un curriculum foto, età e genere possono causare scelte sbagliate. Noi invece siamo fermamente contrari a ogni tipo di discriminazione, anche velata”, ha aggiunto Bakdounes, ceo di Velvet Media. “Ho contato una dozzina di nazionalità diverse tra chi lavora da noi: qui c’è solo pura e semplice meritocrazia. Ma non ci bastava, per questo abbiamo attivato il progetto dei curriculum anonimi. Serve un occhio tecnico e neutrale, abbiamo bisogno dei migliori cervelli in circolazione: non sono certo l’età, la provenienza o il genere a far la differenza. Non a caso, più di metà delle dipendenti sono donne e molte di loro hanno ruoli apicali dentro l’azienda, anche nel board”.

Un’esperienza simile è stata provata in Finlandia, la municipalità di Helsinki ha infatti lanciato con successo un programma pilota: i responsabili delle risorse umane prima di convocare i candidati vedono solo un elenco di competenze e un codice identificativo a quattro cifre. I recruiter hanno apprezzato l’iniziativa: al colloquio si evitano discriminazioni.

La seconda novità, che presto sarà resa operativa in Velvet Media, è il progetto “in your shoes”, ossia una sorta di Erasmus in azienda. “L’idea è di far cambiare ufficio una volta la settimana, per permettere a tutti di vedere come si lavora nell’altra parte del mondo”, ha detto lil responsabile delle risorse umane, Stefano Negroni. “Ci sono settori come il copywriting e la seo che sono affini, provare a camminare per un giorno nelle scarpe altrui è formativo per sé stessi e migliora i rapporti tra colleghi”.

Foto: Pexels

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