Pignatelli: "siamo costretti ad affrontare la crisi contando solo su noi stessi"
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Il settore degli abiti da sposa è tra quelli maggiormente penalizzati dal lockdown che ha fatto annullare le cerimonie di moltissimi sposi, ma nei mesi futuri potrebbe esserci la tanto agognata ripresa.
“La percezione del matrimonio non potrà che cambiare in meglio. La quarantena ci ha fatto capire quanto sono importanti gli affetti e i nostri cari", ha sottolineato, in una nota, Carlo Pignatelli, stilista e fondatore dell’azienda che, da oltre 50 anni, è al fianco degli sposi di tutto il mondo.
La maison, che occupa nella sede di Torino settanta persone e ha un indotto che comprende gli addetti degli oltre 350 punti vendita, rappresenta il 20 per cento della quota del segmento cerimonia e bridal di lusso in Italia.
“La pandemia ha sottolineato l‘importanza della vita sociale del nostro paese. Noi abbiamo intrapreso la strada del made in Italy già da tempo e sono certo che è una scelta che ci premierà. Lo scenario è cambiato, ma non credo vada rivisto completamente il sistema, non è necessario mutare a tutti i costi. Ci sono degli aspetti che vanno salvaguardati ma ora dobbiamo essere bravi a cogliere il meglio dalla situazione sfruttandone le opportunità", ha aggiunto lo stilista auspicando a un nuovo calendario del comparto bridal, più rispettoso della filiera produttiva.
Lo stilista crede che sia oggi più che mai fondamentale fare squadra. “Il primo obiettivo è quello di stare al fianco di tutti i nostri clienti. Tutti stanno soffrendo molto in questa situazione e crediamo sia importante far sentir loro che c'è un’azienda impegnata costantemente a trovare soluzioni" ha sottollneato Pignatelli. "Certo, se le celebrazioni dovessero continuare ad avere un limite dal punto di vista di distanziamento e mascherine, la stima delle perdite diventerebbe insostenibile.Ci auguriamo che tale situazione non superi l'estate”.
Per quanto riguarda le misure studiate dal Governo per la ripresa, Pignatelli esprime dubbi. "Al momento siamo costretti ad affrontare la crisi contando solo su noi stessi e sulla relazione di fiducia che abbiamo con le banche grazie all’affidabilità da sempre dimostrata. Le misure messe in campo dall’esecutivo devono essere immediatamente operative perché in questa emergenza la tempestività è fondamentale e fa la differenza tra il rimanere operativi oppure no. Noi come azienda abbiamo deciso di anticipare i fondi per la cassa integrazione per non lasciare i nostri dipendenti senza stipendio ma questo drena ulteriormente le nostre casse già abbastanza sotto stress”.
Foto:Carlo Pignatelli, dall'ufficio stampa