Pitti Uomo: Luisa Beccaria ha sfilato a Firenze

Ieri, 13 giugno, primo giorno di Pitti Uomo, Luisa Beccaria ha sfilato a Firenze, nello scenografico giardino Frescobaldi. La sfilata “omaggio a Firenze” è stata realizzata per sostenere i progetti della onlus Corri la vita. Sensibile a temi riguardanti la ricerca, la designer milanese, affiancata dalla figlia Lucilla, ha accettato l’invito a collaborare con la onlus fiorentina per la ricerca e la lotta contro tumore al seno.

La sfilata ha visto come protagonisti materiali freschi e leggeri come georgette, organza, raso impreziositi con ricami e lavorazioni a fil coupé, inframmezzati da stampe floreali di ninfee, fiori sfumati e cotone intagliato in sangallo a foglie, con grafismi quasi marini. Il tulle è ricamato con fiori che ricordano la flessuosa anemone di mare.

Al tema acquatico è affiancata la celebrazione della bellezza femminile e, insieme, della natura, nelle sue mille sfumature che trascolorano una nell’altra, ispirazione della resort 2023. Il concetto di sfumatura è protagonista: si fa gioco di stampe a fiori micro e macro su lunghi, leggerissimi abiti ad ampie fasce orizzontali effetto patchwork; è il dégradé di un tramonto sul minidress in chiffon impalpabile con manica a tre quarti arricciata o sull’abito midi dall’ampio scollo tondo increspato. Vince il gioco della trasparenza.

La sfumatura è anche l’effetto gradient realizzato direttamente sulle paillettes che impreziosiscono abiti gioiello per la sera, luminosi dipinti su cui si creano arcani disegni di panorami e di fiori.

I look da sera risplendono di mille riflessi con lunghi abiti da sogno.

Le cromie richiamano l’acqua dell’Arno e del Tirreno, i giardini fiorentini, il Rinascimento incarnato da Botticelli. Gli abiti sono ancora acquistabili sul sito della griffe e, per l’occasione, parte del ricavato sarà devoluto alla onlus fiorentina.

Le silhouette alternano volumi morbidi a forme più scivolate e fascianti, vagamente Anni ’30.

La palette cromatica unisce i colori del cielo, azzurri e cerulei, come pure rosa, pesca e giallo di un tramonto, a quelli della terra, écru, oro spento, zafferano e verde desaturato, con tocchi di luce metallica.

L’ineffabilità della bellezza, in mille sfumature di una tarda primavera.