Presentato il primo capo di abbigliamento made in Naba
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Naba, Nuova Accademia di belle Arti, presenta la prima maglia made in Naba frutto di una collaborazione con Shima Seiki Italia, attiva nella produzione di macchinari per la maglieria. Il partner ha messo a disposizione degli studenti le proprie competenze e tecnologie al fine di consentire la produzione direttamente nel campus Naba di Milano, utilizzando la macchina Shima Seiki Ssr 112 presente nel laboratorio di maglieria dell’accademia.
"Il progetto, nato dall’esigenza di creare un prodotto identitario di qualità che potesse rappresentare, per chi lo indossa, l’appartenenza alla comunità dell’accademia, è il risultato di un concorso aperto agli studenti del terzo anno del triennio in Fashion design dei campus di Milano e Roma e dei Bienni in fashion design e in textile design nella sede di Milano. Con il coordinamento di Sara Khalilnejad, Naba Fashion design academic assistant, Gianluca Catalani, Naba Fashion laboratory assistant, Luca Belotti, course Leader dei bienni specialistici in Fashion design e in textile design e Michele Corradini, course leader del triennio in fashion design, il progetto è stato lanciato per realizzare una maglia made in Naba che potesse rappresentare al meglio i valori dell’area fashion Design dell’accademia in termini di design thinking responsabile e innovativo, mantenendo al contempo un alto senso di sofisticatezza e unicità", si legge in una nota.
Tra le numerose proposte ricevute, una giuria composta da docenti della scuola, referenti di Shima Seiki Italia e professionisti del settore, ha selezionato il design realizzato dalla studentessa del terzo anno del triennio in fashion design Marta Reparaz Lipperheide.
Il concept si ispira allo stile del college americano, all’abbigliamento dei giocatori di football e a quello dei fan che partecipando alle partite, indossano maglie e felpe che riportano il nome della loro squadra nei suoi colori più caratteristici. Altra fonte d’ispirazione è il libro di fashion photography “Take Ivy” di Teruyoshi Hayasida, considerato la bibbia della Ivy League per i baby boomers in Giappone e che ha influenzato lo stile neo-Ivy diffusosi negli ultimi anni.
p> La maglia in eco cachemire sarà esposta alla prossima edizione di Pitti Filati, l'appuntamento semestrale dedicato al mondo del tessile, dei filati, delle fibre e dei settori merceologici complementari alla filatura e alla maglieria che avrà luogo presso la Stazione Leopolda a Firenze dal 2 al 4 febbraio.La maglia al momento non è in vendita e sarà prodotta in numero limitato e donata a una selezione di alumni che condividono e rappresentano i valori dell’accademia.
Foto: Courtesy of Naba