Rosso (Otb): le aziende hanno una grandissima responsabilità verso l’ambiente
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“La sostenibilità è un asset imprescindibile per le aziende, in particolare per quelle del settore della moda che hanno una grandissima responsabilità verso l’ambiente e che devono investire oggi per riparare ai danni fatti ieri. Non può essere solo greenwashing, la sostenibilità è un investimento a lungo termine. Un impegno verso le nuove generazioni e l’ambiente, ma anche l’unica scelta che abbiamo per continuare a fare impresa domani”. Parole di Renzo Rosso, presidente di Otb Group, durante il suo intervenuto all’evento “Sustainability: From Cost to Profit” a New York organizzato dall’ Istituto italiano di cultura NY e La Voce di New York in collaborazione dall’Ambasciata italiana negli Stati Uniti.
Sono gli stessi consumatori, in particolare la Gen Z, a pretendere di acquistare beni sostenibili obbligandoci a ripensare i nostri prodotti e processi
“Sono gli stessi consumatori, in particolare la Gen Z, a pretendere di acquistare beni sostenibili obbligandoci a ripensare i nostri prodotti e processi. Si tratta di investimenti necessari e non più rimandabili che rappresentano sicuramente un costo ma che sono in grado di trasformarsi in valore aggiunto per le imprese e per i consumatori già nel breve periodo. Per intraprendere questo percorso è necessario, però, coinvolgere tutti gli attori della filiera e lavorare sull’integrazione verticale affinchè tutte le imprese, dalle più piccole alle più grandi, contribuiscano in maniera fattiva a questa rivoluzione in chiave sostenibile. In questo contesto noi grandi gruppi abbiamo la responsabilità di tracciare la rotta con investimenti e iniziative a beneficio dell’intera filiera: il Gruppo Otb ha investito in questa direzione, puntando sulla tracciabilità dei prodotti, sulla formazione delle persone e sulla riduzione dell’impatto ambientale in fase di produzione e all’interno delle nostre sedi, con l’obiettivo di arrivare alla Carbon Neutrality anche prima del 2030”, ha aggiunto Rosso.
Secondo l’Ey Future consumer index: il consumatore al tempo del Covid desidera che le aziende siano attenete all’impatto sociale e ambientale.
Il 69 per cento degli italiani, inoltre, si dice preoccupato per l’economia del Paese e il 47 per cento per la salute della famiglia; il 43 per cento dei consumatori è convinto che la pandemia continuerà ad avere un impatto sulle nostre vite per almeno altri 12 mesi, finché la maggior parte della popolazione non sarà vaccinata (30 per cento).
Gli italiani sono tra i più attenti alla sostenibilità: il 74 per cento presta attenzione all’impatto ambientale dei propri acquisti, ma il 63 per cento è scoraggiato dal marketing ingannevole e il 57 per cento dai prezzi elevati.
Questi alcuni dei dati sui consumatori al tempo del Covid-19 emersi dall’Ey Future consumer index. Lo studio, giunto alla settima edizione, ha sondato le opinioni di oltre 14mila cittadini in tutto il mondo, di cui 500 in Italia, tracciando i cambiamenti nei comportamenti dei consumatori nel tempo e identificando i consumatori emergenti.
La gran parte dei consumatori italiani, secondo lo studio, afferma di prestare sempre più attenzione all’impatto ambientale (74 per cento) e sociale (66 per cento) di ciò che acquista, con un occhio di riguardo al cambiamento climatico (65 per cento), e di riciclare prodotti o imballaggi dopo il primo utilizzo (85 per cento). “Tuttavia, il prezzo resta ancora il principale driver che guida le scelte di consumo per la maggior parte dei settori merceologici, con la sola eccezione del cibo fresco per cui si cerca invece di privilegiare le caratteristiche salutistiche e l’origine locale”, si legge nel report di Ey.