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Settimana della moda di Parigi: ma chi è Victoria Beckham?

Scritto da Don-Alvin Adegeest

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Moda |Opinion

Victoria Beckham F24 083 Credits: Spotlight Launchmetrics

Nel panorama in continua evoluzione della moda, gli stilisti spesso si ritagliano un'identità visiva distinta, un linguaggio di design unico che diventa sinonimo del loro marchio. Ma Victoria Beckham sembra sfidare questa tendenza, scegliendo una strada meno battuta e mantenendo un'estetica in continua evoluzione ogni stagione.

Per l'autunno 2024, la stilista ha puntato su colli allungati per maglieria e capispalla, questi ultimi più simili a colletti protettivi. Prima della sfilata, la signora Beckham ha detto a Vogue: "qui parliamo molto della creazione di un guardaroba. E così questo abito è stato letteralmente ispirato da un guardaroba fisico". Ma un guardaroba può significare una pletora di cose.

L'evoluzione di Beckham verso un approccio più minimalista al design è stato un viaggio più impegnativo nella creazione di un'identità visiva coerente, soprattutto perché le radici del suo marchio si trovano altrove. A differenza dei marchi minimalisti di lusso The Row o Céline sotto la guida di Phoebe Philo, che in alcune stagioni hanno esercitato una forte influenza, il suo guardaroba sembra essere camaleontico e si adatta a ogni collezione.

Anche il cambio dei ruoli di design director nel 2022, quando Lara Barrio ha sostituito la stilista Ilaria Icardi, braccio destro di Victoria, ha portato un nuovo set di competenze e una nuova estetica. Se da un lato alcuni possono considerare questa scelta come una boccata di freschezza e di uscita dalla prevedibilità, dall'altro lato altri sostengono che ciò comporti delle sfide nella costruzione di un'immagine riconoscibile del marchio. Da quando ha sfilato a Parigi, le presentazioni in passerella di Beckham hanno assunto uno status più elevato, pur mantenendo una gamma di stili diversi, dal minimalismo elegante alle stampe audaci, dalla sartoria strutturata alle silhouette rilassate. Questo cambiamento costante sfida la saggezza convenzionale secondo cui un marchio di moda dovrebbe avere un look coeso e immediatamente riconoscibile.

Un linguaggio di design coerente

Alcuni critici potrebbero sostenere che questa mancanza di coerenza nel design possa ostacolare l'affermazione di una forte identità del marchio nei capi di abbigliamento, rendendo difficile per i consumatori associare un'estetica specifica a Victoria Beckham. D'altro canto, l'approccio dinamico di Beckham potrebbe essere visto come una scelta deliberata, un rifiuto di essere confinata dai vincoli di un linguaggio di design unico. Questo le permette di sperimentare, esplorare nuovi stili e sorprendere il pubblico a ogni sfilata. In un panorama della moda in rapida evoluzione, in cui gli stilisti sono costantemente spinti a reinventarsi e ad adattarsi, l'estetica sempre diversa di Beckham potrebbe essere una risposta strategica alla richiesta di novità e innovazione. Alla fine, se l'approccio di Beckham sia una strategia brillante oppure un azzardo rischioso resta oggetto di dibattito. Per il momento, non si può fare a meno di chiedersi se questo approccio dinamico continuerà a essere una caratteristica distintiva o se, alla fine, emergerà un linguaggio visivo più coerente.

Scritto originariamente da Don-Alvin Adegeest per l'edizione Uk, tradotto da Isabella Naef per fashionunited.it

Victoria Beckham F24 024 Credits: Spotlight Launchmetrics
Victoria Beckham F24 055 Credits: Spotlight Launchmetrics
Victoria Beckham F24 008 Credits: Spotlight Launchmetrics
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