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Sistema informativo Excelsior: andamento altalenante del mercato del lavoro

Scritto da Isabella Naef

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Sono 320mila i contratti programmati dalle imprese nel mese di febbraio e dovrebbero salire a poco più di un 1 milione tra febbraio-aprile 2020. Almeno questi erano i dati del Bollettino mensile del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, prima che scoppiasse la pandemia in Italia e che fossero prese rigide misure di contenimento da parte del Governo. Naturalmente il virus avrà ripercussioni sul mercato del lavoro e ancor prima su tutte le industrie, ma questi numeri possono essere utili per valutare come saranno i prossimi mesi, quando la pandemia sarà passata.

Peggiora l’indice del clima di fiducia delle imprese anche a seguito della recente emergenza sanitaria globale

Numeri alla mano, nel mese di febbraio, le cifre mostrano una flessione sia congiunturale, sia tendenziale delle entrate previste: -13mila rispetto a febbraio 2019 (-4 per cento) e -50mila rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno (-4,5 per cento).

A pesare è stata soprattutto la contrazione della domanda di lavoro del manifatturiero con 11mila entrate in meno a febbraio (-14,4 per cento) e oltre 35mila in meno tra febbraio-aprile (- 15,2 per cento).

Ciò nonostante aumenta di oltre due punti la difficoltà di reperimento dichiarata dalle imprese: dal 29 al 31 per cento. Elevate le difficoltà a reperire profili da inserire nelle aree aziendali dei sistemi informativi (il 58 per cento delle figure ricercate) e progettazione, ricerca e sviluppo (48 per cento).

"In uno scenario internazionale caratterizzato da debolezza congiunturale, peggiora l’indice del clima di fiducia delle imprese anche a seguito della recente emergenza sanitaria globale e delle attese ripercussioni sulla crescita mondiale", si legge nella nota del Sistema informativo Excelsior.

In particolare, sono le industrie manifatturiere collegate al settore automobilistico a segnare il maggior ribasso nelle previsioni di assunzione: -3.210 entrate previste dalle industrie metallurgiche e dei prodotti in metallo (-17,8 per cento), -2.950 quelle messe in programma dalle imprese meccaniche ed elettroniche (-14,2 per cento). In flessione anche le previsioni occupazionali delle imprese tessili, abbigliamento e calzature (-1,680, -15,1 per cento) e delle imprese chimico-farmaceutiche, della plastica e della gomma (-1.670, -21,9 per cento). Il clima di incertezza trascina al ribasso anche il settore dei servizi (-2.940 entrate, -1,3 per cento). La flessione è più accentuata nei servizi operativi di supporto a imprese e persone (-2.980, -9,1 per cento,), nei servizi alle persone (-2.520, -7 per cento), nei servizi di trasporto e logistica (-1.400, -4,9 per cento).

A livello territoriale le province con il più elevato numero di assunzioni previste sono Milano (32mila entrate programmate), Roma (29mila), Torino (14mila) e Brescia (8mila).

Foto: Pexels

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