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Sono 560mila le assunzioni previste a giugno; difficoltà a reperire molte figure

Scritto da Isabella Naef

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Pexels, Cottonbro

Sono circa 560mila le opportunità di lavoro offerte dalle imprese a giugno, soprattutto nel commercio, turismo e servizi alle persone che insieme concentrano oltre 300mila richieste. Questi i dati del Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, che elabora le previsioni occupazionali di giugno.

Rispetto a un anno fa il manifatturiero evidenzia livelli di assunzioni inferiori

Positivo l’andamento congiunturale di tutti i settori economici dell’industria e dei servizi (+25,9 per cento rispetto a maggio), mentre rispetto a un anno fa manifatturiero e costruzioni evidenziano livelli di assunzioni inferiori (entrambi - 19,7 per cento), con un picco per le industrie della lavorazione dei minerali non metalliferi ed estrattive (-37,1 per cento). In crescita la difficoltà di reperimento che si attesta a 39,2 per cento, circa 9 punti in più rispetto a giugno 2021.

L’industria programma a giugno 131mila entrate (32mila assunzioni in più rispetto maggio, ma -32mila rispetto a quanto previsto a giugno 2021) e 328mila nel trimestre giugno-agosto; sono circa 428mila i contratti di lavoro che si intendono attivare nel settore dei servizi (+83mila assunzioni rispetto ad un mese fa) e oltre 1 milione quelli previsti per il trimestre giugno-agosto. Il bollettino conferma il prevalente ricorso ai contratti a tempo determinato, proposti in oltre il 60 per cento dei casi; i contratti a tempo indeterminato raggiungono il 14,2 per cento, seguono i contratti di somministrazione (9,6 per centp), quelli di apprendistato (5 per cento) e le altre tipologie contrattuali (11 per cento).

A guidare la domanda di lavoro in questo mese sono i principali comparti dei servizi: la filiera turistica ha programmato per l’inizio del periodo estivo 157mila assunzioni (+50,1 per cento su maggio), seguono i servizi alle persone con 74mila assunzioni e il commercio con 70mila assunzioni (rispettivamente +10,2 per cento e +34,6 per cento rispetto a un mese fa). Previsioni positive anche per i servizi dei media e della comunicazione e per quelli assicurativi e finanziari (rispettivamente +77,5 per cento e +51,5 per cento). Per quanto concerne, invece, i settori manifatturieri i flussi di assunzione più elevati sono previsti dalle industrie meccaniche ed elettroniche (21mila entrate), dalle industrie metallurgiche e dei prodotti in metallo (17mila entrate) e dalle industrie alimentari (13mila entrate), con variazioni positive rispetto al mese scorso, ma negative rispetto ai livelli segnalati un anno fa. Le previsioni del mese di giugno si basano sulle interviste realizzate su un campione di 121.000 imprese dell’industria e dei servizi con dipendenti iscritte al Registro imprese delle Camere di Commercio. Le interviste sono state raccolte nel periodo 20 aprile - 6 maggio 2022.

In crescita la quota di assunzioni per cui le imprese dichiarano difficoltà di reperimento, che complessivamente raggiunge il 39 per cento, circa 9 punti percentuali in più rispetto a giugno 2021, con causa prevalente la mancanza di candidati per i profili ricercati. Il mismatch si conferma più elevato tra gli operai specializzati (53,1 per cento), le professioni tecniche (48,3 per cento) e tra i dirigenti e le professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione (46,9 per cento).

Mancano i tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi

Tra i profili più difficili da reperire si segnalano, come riportato nel Borsino delle professioni, gli specialisti in scienze della vita (il 76,1 per cento è di difficile reperimento), gli specialisti in scienze matematiche, informatiche e scientifiche (55,2 per cento), i tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi (64,2 per cento), i tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazioni (58,9 per cento), i tecnici della salute (57,1 per cento) e i tecnici in campo ingegneristico (56 per cento).

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