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Sostenibilità: Adiconsum lancia la White list

Scritto da FashionUnited

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Moda

La sostenibilità ambientale è entrata a pieno titolo nelle strategie delle aziende della moda, sia sul fronte della produzione, sia del riciclo. Molte aziende, già da tempo, inoltre, pubblicano dei bilanci della sostenibilità. Per incentivare l’attenzione dell’industria nei confronti dell’ambiente Adiconsum ha pensato di realizzare una lista delle buone pratiche aziendali per un'economia che parla a un consumatore più consapevole e responsabile nelle scelte d'acquisto.

E' questo l'obiettivo del progetto White list lanciato da Adiconsum, dedicato alle imprese che investono nella sostenibilità ambientale, economica e sociale. Le aziende corrette, ha sottolineato, Pietro Giordano, presidente Adiconsum, “entrano far parte di questa lista che diventa un incentivo, in una logica di premialità, per rispettare i diversi canoni della sostenibilità”.

Adiconsum chiede alle aziende la gestione responsabile delle risorse del territorio; il rispetto della dignità economica e sociale delle persone coinvolte nel processo produttivo

La White list è aperta a tutti i settori, quindi anche alle aziende di moda. Le iscrizioni partiranno a gennaio. Nel primo semestre 2016 saranno annunciati i nomi delle prime aziende iscritte.

In particolare, per far parte della White list, Adiconsum chiede alle aziende impegni precisi come la tutela dell'ambiente attraverso la gestione responsabile delle risorse del territorio; il rispetto della dignità economica e sociale delle persone coinvolte nel processo produttivo e la coesistenza di elementi quali partecipazione e coesione sociale, culturale e qualità della vita.

La crisi economica, ha spiegato Adiconsum,oltre a ridurre i consumi, ha fatto acquisire una nuova consapevolezza rispetto al valore del prodotto inducendo a un consumo consapevole e responsabile.

Una serie di ricerche condotte da istituti demoscopici (Ipsos, Nielsen) confermano che già oggi i comportamenti di consumo, in una percentuale di circa il 33 percento, sono orientati in tal senso, privilegiando quei prodotti nei quali è riconoscibile anche un "percorso etico".

Adiconsum, rispetto al panorama consumeristico in cui prevalgono vecchi comportamenti di denuncia e contrapposizione, da anni privilegia percorsi partecipativi, di protagonismo "dal basso" delle parti sociali, di costruzione di tutele ex-ante collettive e non soltanto ex-post individuali, premiali piuttosto che soltanto sanzionatori.

In questo contesto si radica il progetto White list, best practice promossa da Adiconsum, e implementata dal Centro Studi Consumi 2.0, per mezzo dell'applicazione web "Thela", ideata da Cleviria (software house), che raccoglie, aggrega ed elabora le informazioni provenienti dalla filiera delle aziende, al fine di educare e orientare verso comportamenti di consumo consapevoli e responsabili; di dare evidenza, "premiare" quelle aziende e quei settori che investono sui temi della sostenibilità ambientale, economica e sociale, lungo l'intera filiera trasparente, tracciata e certificata; di orientare i comportamenti d'acquisto e, infine, di riconnettere il mondo della produzione con il mondo del consumo, oggi distanti, attraverso un circolo virtuoso di fiducia e condivisione.

Nel dettaglio, le aziende che intendono aderire al progetto White list dovranno rispondere ad alcune domande per ogni filone della sostenibilità di filiera, con la possibilità di produrre volontariamente documentazione su quanto dichiarato.

Le aziende potranno registrarsi automaticamente all'applicazione web "Thela", all'interno di cui troveranno un questionario da compilare. A seguito dell'inserimento delle proprie risposte, ogni azienda avrà un punteggio automatico, per ogni filone della sostenibilità, e complessivo, attraverso smile di colore verde, giallo o rosso.

Foto: Conscious collection H&M
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