Sostenibilità: educazione e cambio di mentalità sono fondamentali per Andrea Rosso (Diesel)
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Educazione, informazione, prima all'interno dell'azienda e poi verso i clienti, cambio di mentalità e via libera a strategie che coinvolgano enti terzi e tutta la supply chain in modo da amplificarne i risultati e i vantaggi. Andrea Rosso, ambasciatore della sostenibilità di Diesel, ha raccontato a FashionUnited quali sono i risultati raggiunti in tema di sostenibilità, le azioni intraprese e gli obiettivi del marchio.
"Dovremmo anche studiare bene i Paesi dove la maggior parte delle aziende si reca per produrre e cercare di andare in loco per aiutare la supply chain a realizzare un prodotto responsabile", ha spiegato Rosso, sottolineando il fatto che ciascuno marchio, mettendo a fattor comune strategie di successo, può fungere da amplificatore, da megafono per supportare in maniera democratica tutta la catena di fornitura.
Andrea Rosso: educare i dipendenti sulla tipologia di fibre, consumo energetico ed emissioni legate al ciclo produttivo
Alla base di tutto ciò ci deve essere un cambio di mentalità, "dobbiamo evitare il greenwashing, ed essere consapevoli che le aziende che non si adegueranno alle normative andranno incontro anche a multe pesanti", ribadisce Rosso. Insomma, il mindset interno all'impresa deve essere questo. "C'è ancora un po' di lavoro da fare all'interno delle aziende, bisogna educare i dipendenti sulla tipologia di fibre, sul consumo energetico e sulle emissioni legate al ciclo produttivo. Partiamo da qui e poi possiamo anche comunicare all'esterno", dice Andrea Rosso, aggiungendo che la comunicazione deve essere fatta in modo mirato, senza appesantire il dialogo con il cliente ma, al contempo, informandolo in maniera chiara e semplice.
La Gen-Z, che rappresenta il 35 per cento della base clienti di Diesel, è mediamente attenta e informato sui temi della sostenibilità, "e l'interesse e il desiderio di cambiamento sono molto alti", afferma Andrea Rosso, avvalorando così la tesi che le generazioni più giovani dimostrino una sensibilità evidente e una necessità di un mercato responsabile.
Il progetto di Diesel con Unido
Dal canto suo Diesel ha al suo attivo, da anni, molti progetti legati a obiettivi di sostenibilità ambientale e sociale. Per esempio a giugno dello scorso anno, il brand e l'Organizzazione delle Nazioni Unite per lo sviluppo industriale (Unido) hanno messo a punto un progetto pilota per la creazione di un sistema di riciclo a circuito chiuso per gli scarti di tessuto. Come risultato significativo di questa collaborazione, Diesel ha lanciato nel mercato 28mila paia di jeans realizzate utilizzando almeno il 20 per cento di fibre riciclate, derivate dagli scarti di taglio provenienti dalla filiera tunisina del marchio. Nel dettaglio, Unido e Diesel si sono focalizzati sulla creazione di un ecosistema di imprese locali in Tunisia per valorizzare i rifiuti tessili pre-consumo, a iniziare dalla separazione degli scarti di taglio presso le fabbriche di abbigliamento. Questi vengono poi convertiti in fibre di cotone rigenerato utilizzando un processo di riciclaggio meccanico, e reintrodotti nel processo di filatura e tessitura per tessuti in denim.
Questo progetto pilota, che fa parte del Programma SwitchMed finanziato dall'Unione europea, nell'ottica di quanto anticipato da Andrea Rosso, è incentrato su una stretta collaborazione con gli stakeholder locali lungo la catena di fornitura del denim in Tunisia, al fine di mostrare le infrastrutture e i processi necessari per la raccolta, la selezione e il riciclo a circuito chiuso dei rifiuti tessili pre-consumo.
"Questa iniziativa sostiene la strategia di sostenibilità a lungo termine Diesel for responsible living, e ci sta aiutando a garantire il raggiungimento dei nostri obiettivi nel sostenere un consumo più responsabile e modelli di produzione più circolari, in linea con l'Obiettivo di sviluppo sostenibile numero 12 dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite" ha aggiunto l'ambasciatore della sostenibilità di Diesel. I primi tessuti riciclati provenienti da questo progetto sono stati inseriti nella collezione Diesel autunno inverno 2023 e inclusi anche nella primavera estate 2024.
L'iniziativa Cash compie dieci anni
Dal punto di vista della sostenibilità sociale ed economica, sempre sul fronte dell'aiuto alla filiera, oltre una decina di anni fa l'azienda ha lanciato il progetto Cash (Credito agevolato suppliers help). "Il programma che permette ai fornitori di incassare anticipatamente, tramite un istituto bancario, i crediti vantati nei confronti di Otb a condizioni economiche estremamente agevolate, grazie all'elevato merito creditizio del gruppo che fa da garante. Il progetto si è dimostrato particolarmente efficace perché ha permesso alle aziende della filiera di affrontare con maggiore fiducia anche i momenti più complicati, come quello pandemico", ha speficato Andrea Rosso.
Il progetto a oggi coinvolge 65 fornitori attivi che hanno ceduto il 90 per cento dei loro crediti. Dall’inizio del programma nel 2013, il volume totale dei finanziamenti erogati ha superato i 550 milioni di euro.
Sempre numeri alla mano, invece, per quanto riguarda Diesel, Andrea Rosso ha ricordato che in Diesel le unità organizzative della società sono guidate per il 47 per cento da donne, mentre il 62 per cento occupa posizioni di riporto al vertice aziendale. Il brand, inoltre, insieme a Otb, ha ottenuto la Certificazione nazionale per la parità di genere.